Mentre il Governo nazionale continua a sostenere che nelle scuole non c’è il virus, i fatti – oggettivi e scientifici – raccontano l’opposto. A Napoli il Comune e l’università Vanvitelli, dati alla mano, dimostrano che dopo l’apertura delle scuole sono aumentati i contagi tra gli studenti! Oltre, naturalmente ai problemi creati nel trasporto pubblico (altri contagi). Ennesima dimostrazione che il Governo Conte bis è un disastro!
Lo scorso Agosto abbiamo cominciato a scrivere che, in tempo di pandemia, l’apertura delle scuole – di tutte le scuole di ogni ordine e grado – è un grave errore. Non è, la nostra, una presa di posizione ideologica, ma dettata dalla logica. Il virus circola là dove si creano assembramenti: e la scuola, piaccia o no, crea assembramenti.
Ma il Governo nazionale, per bocca della Ministra della Pubblica Istruzione, Lucia Azzolina, ha sempre ripetuto e continua a ripetere che le scuole sono sicure e che a scuola non si diffonde l’infezione. Così, in queste ore, abbiamo sotto i nostri occhi due notizie che contrastano tra loro.
Da una parte c’è la televisione – non ricordiamo in quale TG, di sfuggita, abbiamo ascoltato un servizio sulla scuola – dove un docente (con la mascherina) e gli studenti (con le mascherine) si incontrano all’aperto per una lezione.
Il docente spiega che una lezione da remoto non ha senso, perché ci vuole il contatto con i ragazzi. Noi siamo perfettamente d’accordo. Il problema è che c’è un problema: il virus. Che continua a circolare. E qui arriviamo a quanto hanno verificato – scientificamente e non con le lenti ideologiche – a Napoli.
“In coincidenza con la ripresa delle attività scolastiche – leggiamo sul quotidiano Il Mattino – a ottobre l’aumento dei contagi Covid a Napoli nella fascia 6-18 anni ha fatto registrare un forte incremento, che mostra un lieve calo della curva nella scorsa settimana (in Campania da metà ottobre è in vigore la didattica a distanza per tutti gli istituti). È quanto emerge dal report sul contagio curato dall’università Vanvitelli e dal Comune partenopeo”.
“Secondo i dati – prosegue l’articolo – i giovanissimi dai 6 ai 18 anni hanno visto, dal 27 settembre al 4 ottobre, un aumento dei casi del 7,2%: la settimana dopo l’incremento è più che raddoppiato, balzando al 18,7%, per poi toccare il 23,7 nelle due settimane successive. Il boom in questa fascia d’età c’è stato nella settimana 1-8 novembre, +32,1%; dall’8 al 15 di questo mese la curva per la prima volta è calata, al 26,9%”.
La curva è calata, aggiungiamo noi, dopo che il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, spesso criticato a torto, ha chiuso tutte le scuole.
La stessa cosa ha fatto alla fine di ottobre il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano:
“Abbiamo dovuto prendere una decisione difficile, quella di sospendere la didattica in presenza in tutte le scuole di ogni ordine e grado. Nelle scuole primarie abbiamo numeri pesantissimi, restano escluse dal provvedimento le scuole per l’infanzia, dove la frequenza non è obbligatoria. Abbiamo verificato che l’aumento dei contagi è coinciso con la riapertura delle scuole”.
Riassumendo, abbiamo il Comune di Napoli e l’Università Vanvitelli che hanno appurato l’aumento dei contagi dopo la riapertura delle scuole. Quando qualche settimana fa il presidente della Regione Campania, De Luca, ha chiuso le scuole gli sono piovute addosso critiche severe, anche da parte di esponenti dell’attuale Governo nazionale.
I fatti – oggettivi e scientifici – stanno dando ragione al presidente De Luca e torto al Governo nazionale.
Piaccia o no, ma direttamente e indirettamente (il caos nei trasporti pubblici), la riapertura delle scuole fa aumentare i contagi. Il resto sono solo chiacchiere dettate da fumi ideologici che cozzano con le evidenze scientifiche.
Il vero problema dell’Italia è che l’attuale Governo nazionale continua a governare. E continua a commettere errori a ripetizione. La vicenda della Calabria – tre nomine commissariali nella sanità, tutt’e tre sbagliate, una dietro l’altra – è emblematica di un Governo che non sa governare e che dovrebbe andare subito a casa.