La nuova Politica Agricola Comune (PAC) difende gli interessi della grande industria chimica (pesticidi, erbicidi, antibiotici usati in modo scriteriato) e penalizza i piccoli e medi agricoltori. Che lo dicano i Verdi e i 5 europarlamentari grillini (Ignazio Corrao in testa) era noto. A loro si sono aggiunti alcuni europarlamentari socialisti. La vera notizia è questa: nel Parlamento europeo non tutti i socialisti sono i ‘camerieri’ dei liberisti!
Oggi dedichiamo il nostro MATTINALE a una piacevole scoperta: sì, abbiamo scoperto che, nel Parlamento europeo, non tutti i socialisti sono diventati i ‘camerieri’ del capitalismo -liberista-demenziale. Sì, da vecchi socialisti, anche noi siamo rimasti stupiti dalla presenza in un luogo della politico che noi riteniamo quasi inutile – il Parlamento europeo – di socialisti che sono ancora tali e che, sembra incredibile!, hanno preso le difese dei piccoli agricoltori dimenticati da tutti e, soprattutto, dimenticati dalla nuova PAC (sigla che sta per Politica Agricola Comune) approvata dal Parlamento europeo!
Di questa scoperta dobbiamo ringraziare il parlamentare europeo eletto in Sicilia e in Sardegna, Ignazio Corrao, esponente del Movimento 5 Stelle che pensa con la propria testa e che, sulla propria pagina Facebook, racconta quello che sta succedendo:
“Vi ricordate il voto della PAC? La nuova riforma sull’agricoltura votata in Parlamento (Parlamento europeo ndr) qualche settimana fa? Avevo votato contro insieme ad altri 4 colleghi del MoVimento perché conscio della sua inadeguatezza al nuovo green deal e lontano dagli interessi dei piccoli agricoltori. Ebbene, oggi il Vice presidente della Commissione Europea Timmermans (SOCIALISTA) sbugiarda la bontà di una riforma che fa acqua da tutte le parti. In un’intervista pubblicata da Tagesschau.de Timmermans si dichiara deluso che il Consiglio e il Parlamento europeo non abbiano mostrato ambizioni, attenendosi a una politica agricola che non è più sostenibile”.
Quindi il Parlamento europeo può contare su un socialista – l’olandese Franciscus Cornelis Gerardus Maria “Frans” Timmermans – che attacca a testa alta la nuova PAC che noi abbiamo già definito sbagliata.
“Non solo – scrive ancora Corrao – il Vice Presidente della Commissione attacca a testa alta definendo la riforma 𝘂𝗻 𝗲𝗻𝗻𝗲𝘀𝗶𝗺𝗼 𝗿𝗲𝗴𝗮𝗹𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗴𝗿𝗮𝗻𝗱𝗶 𝗮𝘇𝗶𝗲𝗻𝗱𝗲 𝗮𝗴𝗿𝗶𝗰𝗼𝗹𝗲, e ribadendo di non volere lasciare il futuro dell’agricoltura ai soli politici agricoli, causa dello squilibrio sociale di molti agricoltori. Le grandi aziende ricevono più soldi perché i pagamenti sono legati all’estensione delle terre – continua il vicepresidente puntando il dito contro le big -. Se vogliamo essere neutrali dal punto di vista climatico entro il 2050, molte aree devono cambiare. Anche la politica agricola. E gli agricoltori hanno un grande interesse in questo”.
“La somma di quasi 60 miliardi di euro all’anno – scrive sempre Corrao – è da utilizzare per premiare quegli agricoltori che salvaguardano il clima e la biodiversità più che della proprietà della terra. A tal fine, è necessario raggiungere obiettivi concreti. Uno degli obiettivi è ridurre il numero di pesticidi del 50% per frenare l’estinzione delle specie”.
Apprendiamo così che la PAC approvata dal Parlamento europeo – contestata dai cinque europarlamentari dissidenti, dal socialista Timmermans, da altri europarlamentari socialisti e dai Verdi – non prevede la riduzione dei pesticidi. Quindi quello che ci hanno raccontato i vari Commissari europei sulle politica “green” dell’Unione europea è una presa in giro!
C’è anche un altro problema nella nuova PAC segnalato sempre da Corrao: la nuova Politica Agricola Comune non prevede la riduzione dell’uso di antibiotici in zootecnia, cioè negli allevamento di animali: bovini, suini e polli. L’uso, anzi l’abuso di antibiotici negli allevamenti animali sta determinando un fenomeno gravissimo: la resistenza dei batteri agli antibiotici, con effetti deleteri sugli stessi animali e sull’uomo!
Anche in questo caso, quei politici – soprattutto i vari Commissari europei e parlamentari europei che hanno scritto e raccontato che l’Unione europea punta sul “green” hanno scritto e raccontato bugie! Questo perché la nuova PAC dimostra l’esatto contrario!
!”Insomma una riforma agricola che boccio e che deve assolutamente cambiare nelle opportune sedi”, puntualizza giustamente Corrao.
“Insieme a Timmermans – prosegue l’europarlamentare siciliano – si schierano tutti i piccoli agricoltori e associazioni ambientaliste oltre che un nutrito cerchio di deputati socialisti tedeschi, verdi e qualche coraggioso deputato che non ha sposato la politica accondiscendente delle grandi lobby come promesso ai propri cittadini. La partita è ancora aperta ma quando uno dei più importanti esponenti della Commissione si esprime con queste parole contro la PAC qualche domanda su chi ha sponsorizzato e difeso a spada tratta la bontà di una riforma che va contro i cittadini, gli agricoltori e l’ambiente bisogna porsela”.
La PAC va cambiata. E va sottolineato con forza che la gestione dell’attuale Parlamento europeo va cambiata insieme con la PAC.
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