Oggi Il MATTINALE non lo scriviamo noi. Sottoscriviamo le parole del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Ci sono delle cose fatte da De Luca che non abbiamo condiviso: come quando ha provato a chiudere la Campania senza pensare prima ad aiutare i cittadini. Ma oggi, sulla dissennata del gestione della pandemia da parte del Governo Conte bis, dice cose assolutamente condivisibili
“Noi eravamo per chiudere tutto ad Ottobre, per un mese, per avere un’operazione di fermo del contagio e che ci avrebbe fatto stare tranquilli a Natale. Da sempre abbiamo avuto una linea di rigore più degli altri, da soli. Il Governo ha fatto un’altra scelta, ha deciso di fare iniziative progressive, di prendere provvedimenti sminuzzati, facendo la scelta della cosiddetta risposta proporzionale, più aumenta il contagio più prendiamo provvedimenti. Una scelta totalmente sbagliata perché il contagio non aumenta in modo lineare ma esponenziale. Questa scelta del Governo ha fatto perdere due mesi preziosi nel corso dei quali abbiamo avuto un incremento drammatico di contagi e decessi”.
LE TRE ZONE – Le tre zone per la lotta al COVID-19 istituite dal Governo Conte bis, zona gialla, zona arancione e zona rossa:
“Scelta scriteriata, la divisione in zone dell’Italia”.
SCUOLE APERTE – “Hanno deciso che bisognava tenerle aperte. Ricordate le dichiarazioni della Azzolina (Lucia Azzonina, Ministro della Pubblica Istruzione ndr) supportate dal presidente del Consiglio. Ora hanno fatto ciò che noi abbiamo fatto un mese fa e nessuno ha chiesto scusa”.
A proposito del paziente morto all’ospedale ‘Cardarelli’ di Napoli:
SEMPRE CONTRO NAPOLI – “Napoli e la Campania non possono non essere il peggio del peggio e se non lo siamo ci sta gente che sta male in Italia e qualche imbecille pure a Napoli. Ho letto sui giornali che ‘negli ospedali della Campania si muore nei bagni’. Una vergogna senza fine, non ci sono parole per quello che hanno scatenato contro di noi”.
ANTI-MERIDIONALISMO – “Le cose a cui stiamo assistendo sono in larga misura la forma moderna di un anti-meridionalismo, un anti-napoletanismo che rimane sempre sotto traccia e che di fronte a ogni emergenza viene a galla, esplode e si manifesta in tante forme diverse. In questa circostanza si manifesta nelle forme di una campagna di sciacallaggio politico e mediatico contro la Campania, cioè contro i cittadini campani, contro le migliaia e migliaia di medici e infermieri, personale che sta dando una prova in qualche caso eroica di responsabilità e di attaccamento al dovere e anche di orgoglio civico”.