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Emergenza Coronavirus: le piazze non mollano. Come mai non è stata bloccata la TARI? / MATTINALE 501

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I sindaci così tanto “preoccupati” per l’emergenza Coronavirus come mai non hanno bloccato la TARI? Era il caso, signori primi cittadini, di recapitare a casa delle famiglie e delle imprese la TARI nel momento in cui è in corso la seconda ondata di Coronavirus? E perché il Governo Conte bis non ha ancora dichiarato l’anno bianco fiscale per la fine del 2020 e per il 2021? 

Ieri sera, per caso, accendendo la televisione, ci siamo imbattuti in un programma nel quale, stranezza delle stranezze, oltre alle zuffe tra politici e giornalisti (di solito appena li avvistiamo cambiamo subito canale: a casa nostra non si ascoltano TG e dibattiti: solo film e solo la sera a cena), si dava la parola alla piazza. In collegamento, in diretta, c’erano alcune piazze italiane, da Nord a Sud. Abbiamo scoperto che, in televisione, c’è ancora chi dà la parola al popolo, alle persone vere. E abbiamo anche capito che, in Italia, da qui a Natale, ci dobbiamo aspettare di tutto.

I dati relativi sull’emergenza Coronavirus che arrivano dall’Europa sono tremendi. Francia, Germania, Belgio, Olanda, Danimarca: malattia in crescita e caos in aumento. Grande fregatura anche per il Regno Unito, che aveva puntato sull’immunità di gregge, scoprendo, poi, che l’immunità verso questo virus cinese dura tre mesi: e quindi addio immunità di gregge, con il risultato che anche nella terra della Regina immortale hanno chiuso tutto e sono nei casini totali.

Ieri, però, nella trasmissione che, per caso, ci è venuta sotto tiro, non si è parlato soltanto degli ospedali italiani che, piano piano, da Nord a Sud, si vanno saturando (e ancora non è arrivata l’influenza stagionale: non vogliamo nemmeno immaginare quello che succederà tra Dicembre e Gennaio…): c’erano, per l’appunto, le persone vere che non hanno la fortuna di avere un reddito fisso e che, da Marzo scorso, dipendono dal peggiore Governo italiano della storia della Repubblica italiana: il Governo Conte bis.

Sono tante le storie che proveremo a riassumere: storie che danno la misura del fallimento dell’attuale Governo e di quello che succederà non tra due o tre anni, ma fra due o tre settimane.

Una signora con un’attività economica avviata raccontava che, da Marzo ad oggi, ha dovuto continuare a pagare mille e 200 euro di affitto al mese incassando solo due volte i ‘famigerati’ 600 euro del Governo Conte; non abbiamo capito se è riuscita a far avere la Cassa integrazione ai suoi tre o quattro dipendenti (forse sì, forse no: fino a qualche giorno fa Radio Cusano Campus raccontava di 250 mila persone che non hanno ancora ricevuto la Cassa integrazione della scorsa Primavera).

Le uniche cose certe, per questa signora, erano l’affitto di mille e 200 euro al mese, le bollette di luce e acqua, l’IMU, la TARI.

“Non hanno bloccato tasse e imposte”, diceva. A Maggio aveva ripreso l’attività, a ranghi ridotti, con incassi minimi. Un po’ di luce. Ora è arrivato di nuovo il buio. E ci sono sempre da pagare i mille e 200 euro al mese di affitto, le bollette di luce e acqua, l’IMU, la TARI.

Dalle parti della Campania c’è la storia di una signora che gestisce una pizzeria. Quattro o cinque dipendenti. Attività ridotta di nuovo al lumicino. Raccontava che lei non sta licenziando nessuno, perché quella è la sua famiglia. Anche in questo caso c’è da pagare tutte le tasse e tutte le imposte. Lei non molla. Ma la situazione è difficile.

Due altre storie del Nord Italia. C’è una scuola di danza chiusa dal Governo per emergenza COVID-19. E’ stato giusto chiuderla? Non lo sappiamo. Ma sappiamo – lo hanno raccontato in diretta – che queste persone, per non chiudere l’attività, debbono affrontare spese e dovrebbero anche campare.

Un’altra signora ha raccontato della sua attività di estetista. Un’attività avviata con quattro dipendenti. Ha spiegato che ha speso un sacco di soldi per mettere in sicurezza il locale, acquistando a proprie spese strumentazioni per tutelare la salute dei clienti e dei lavoratori (mentre il Governo nazionale, aggiungiamo noi foraggiava biciclette e monopattini). Ora è di nuovo bloccata.

Tutte peste persone lamentavano due cose: la mancanza di reddito e il mancato stop, da parte del Governo, di tasse e imposte.

Le persone intervistate sono un campione che rappresenta milioni di italiani. Grazie anche al fatto che i fallimentari Governi Monti, Letta, Renzi e Gentiloni hanno aumentato il lavoro precario distruggendo i diritti dei lavoratori per conto della fallimentare, massonica e liberista Unione europea dell’euro.

Detto questo, con la seconda ondata di pandemia in un anno, il cosiddetto anno fiscale bianco dovrebbe già essere stato dichiarato da almeno un mese. Anno fiscale bianco significa che sono state bloccate tutte le tasse e tutte le imposte: statali e comunali.

Invece i Comuni italiani, in concomitanza con la seconda ondata di Coronavirus, hanno recapitato agli italiani le bollette della TARI: senza ritegno e senza vergogna! I Comuni sono senza soldi? Fatti loro: tanto, nella stragrande maggioranza dei casi, soprattutto nel Sud, i servizi che forniscono ai cittadini sono penosi.

Chiediamo ai sindaci così preoccupati per l’emergenza Coronavirus: come mai non avete bloccato la TARI?

Al Governo nazionale chiediamo: a chi aspettate a dichiarare l’anno fiscale bianco per il fine 2020 e per il 2021? I vostri padroni dell’Unione europea non vi hanno dato il permesso? Vi consigliamo di smuovere il deterano perché le persone sono stanche delle vostre chiacchiere.

Signor Giuseppe Conte capo dell’attuale Governo: guardi che le sue mielose parole in televisione non ‘attaccano’ più: già un ‘assaggio’ vi è arrivato in Campania, dove il Governatore sceriffo, Vincenzo De Luca, si è dovuto rimangiare di corsa i provvedimenti restrittivi, mentre voi avete evitato di appioppare la zona arancione alla stessa Campania per evitare altre proteste di piazza.

Anche in Sicilia ci sono già state le piazze di Palermo e di Catania. E, per ora, altre piccole piazze.

Già da qualche settimana il Governo nazionale non fa altro che dire che “i soldi arriveranno direttamente sui conti correnti”. Meglio così. Ma fate presto. E fateli arrivare a tutti, questi soldi. Anche perché, l’avete visto, questa volta la gente non rimarrà a casa. Le piazze di tutta l’Italia, questa volta, non molleranno. Vi è chiaro, questo, no?

 

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