Nel capoluogo della Sicilia c’è un cantiere che, in due anni, è diventato un ‘mito’: il mito dell’attesa che si sostanzia nella stessa attesa, in attesa dell’attesa… L’Associazione Comitati Civici di Palermo vorrebbe fatti concreti, addirittura vorrebbe conoscere la durata dei lavori, interrompendo l’incantesimo…
Palermo: oggi parliamo di una delle tante vicende di cattiva amministrazione della cosa pubblica. E’ la storia di lavori che vanno in scena (o quasi) nel sottopassaggio di via Francesco Crispi, a due passi dal porto della città. Ebbene, in una città normale questi lavori si potrebbero completare in una settimana, al massimo due settimane, ma che nel capoluogo della Sicilia vanno avanti senza costrutto da due anni. Insomma, il solito sfascio!
Seguiamo il comunicato dell’Associazione Comitati Civici di Palermo:
“Facciamo seguito alle nostre e mail del 25/01/2020, del 18 giu 2020 e del 14/07/2020 per reiterare la richiesta di conoscere la data di chiusura del cantiere in oggetto per i lavori nel sottopasso che ormai perdurano da circa due anni – si legge nel comunicato dell’Associazione Comitati Civici di Palermo -. Infatti come previsto dal Testo Unico dell’Edilizia (il DPR 380 del 2001, e dal Testo Unico per la Sicurezza sul lavoro – il D.L.81 del 2008) per i lavori pubblici è necessario fornire ai cittadini le informazioni relative ai lavori in corso, comprese la data di inizio, la data presunta di consegna dei lavori e la loro durata complessiva. In particolare il d.P.R. 380/2001, all’art. 27, comma 4 prevede l’indicazione della data di inizio lavori, coincidente con quella indicata nella comunicazione fatta al Comune, la data presunta di fine lavori, ed in particolare, per i lavori pubblici, come quelli relativi al sottopasso in argomento, la durata dei lavori”.
Invece di questi lavori non si conosce nulla!
L’Associazione de Comitati Civici ricorda che il 18 Giugno scorso ha scritto al Comune di Palermo:
“Con riferimento al sottopasso di via Francesco Crispi, con un cantiere aperto da oltre un anno e mezzo per lavori di messa in sicurezza, reiteriamo la richiesta già inoltrata con la e mail, del 25 gennaio scorso. Come si evince dalle foto scattate oggi, il cantiere risulta di notevole intralcio al flusso veicolare: un grave pericolo per gli automobilisti anche di giorno. Infatti il restringimento si presenta ai conducenti in modo improvviso, costringendoli ad eseguire manovre brusche per evitare di andare a sbattere contro la recinzione, come tra l’altro si nota dalla presenza all’interno della recinzione di numerosi pannelli di metallo distrutti dagli automezzi in transito. Desideriamo conoscere la data di fine lavori, che si protraggono ormai inspiegabilmente da troppo tempo”.
Desiderio non esaudito.
Lo scorso 14 Luglio scorso l’Associazione torna alla carica:
“Non avendo a tutt’oggi, salvo errore, ricevuto alcun risconto alla nostra richiesta di notizie, sotto riportata, in merito all’inizio e alla conclusione dei lavori di messa in sicurezza del sottopasso di via Crispi, con la presente ve la riproponiamo sicuri di leggervi in tempi brevi”.
Risponderanno, questa volta, gli amministratori del Comune? O forse si saprà qualcosa al primo incidente grave?