Sta suscitando preoccupazione e proteste la mega antenna installata nel cuore di Sant’Agata di Militello. I cittadini temono che si tratti di un’antenna del 5 G. Guarda caso questo sta succedendo in piena emergenza Coronavirus. Il Comune dovrebbe fare chiarezza
Sant’Agata di Militello
di Teresa Frusteri
Sant’Agata Militello: Antenna di telefonia Wind di Via Verga, sostituita con un nuovo impianto 5 G? La preoccupazione dei residenti
Grande preoccupazione in un quartiere di Sant’Agata di Militello. Tra i residenti serpeggia il dubbio che l’antenna di telefonia Wind, 3 G, che si trova in via Verga, oggetto di contestazione sin dal 2015, sia stata sostituita con un ripetitore che sembrerebbe avere le caratteristiche del 5 G, la tecnologia che tanti scienziati non allineati con il potere liberista mondiale considerano dannosa per la salute umana (QUI TROVARE UN VIDEO DOVE SI ILLUSTRANO LE CAATERSTICHE DEL 5 G E I PERICOLI PER LA SALUTE UMANA)
Per la cronaca, nel Comune di sant’Agata di Militello, Comune della provincia di Messina, è in vigore un’ordinanza sindacale (n. 46 del 7 luglio 2020) che vieta la sperimentazione e l’installazione di impianti per le telecomunicazioni di tecnologia 5 G, “in applicazione del principio di precauzione sancito e riconosciuto dall’Unione Europea, e in attesa dei relativi riscontri scientifici più aggiornati.“
Che cosa è successo? E perché i residenti di questo quartiere sono così preoccupati? La nuova antenna alta circa 18 metri di via Verga ha violato l’ordinanza del sindaco? ? Se così fosse la domanda sarebbe: chi ha permesso ed autorizzato tutto ciò?
La storia delle antenne di questo quartiere di Sant’Agata di Militello è vecchia. Risale al lontano 2015 , quando dopo il pronunciamento del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) della Sicilia, sezione di Catania, ha accolto la sospensiva chiesta dalla Wind telecomunicazioni contro il provvedimento del Comune di Sant’Agata che imponeva lo stop ai lavori di installazione dell’antenna sul palazzo di Via Verga. Il Comune sosteneva che si era in presenza di una violazione del regolamento comunale sul rispetto dei limiti di distanza da siti sensibili.
Insomma, grazie ai giudici del TAR Sicilia l’antenna fu montata, nonostante il dissenso palesato dai residenti. La Wind telecomunicazioni presentò richiesta al Comune di Sant’Agata per la realizzazione dell’impianto. Nessuno dal Comune rispose a questa istanza né in senso positivo, né in senso sfavorevole, così i lavori iniziarono in virtù del cosiddetto “Silenzio assenso”.
Solo 10 mesi più tardi il sindaco di allora scrisse al responsabile dell’ufficio Edilizia privata del tempo, chiedendo la revoca in autotutela dell’autorizzazione, rilevando la violazione del regolamento approvato dal Consiglio comunale del 2004: atto, questo, che determinò la sospensione dei lavori e la revoca del silenzio assenso.
Anche questa volta si presume vi sia il ragionevole dubbio di ritenere che la sostituzione dell’impianto, in barba alla suddetta ordinanza sindacale, sia avvenuta proprio in virtù del famigerato silenzio assenso.
Ricordiamo che nel popoloso quartiere di via Verga in questi anni sono morte ben cinque persone. Non siamo in grado di stabilire se i loro decessi siano direttamente collegati alla presenza dell’impianto di telefonia, ma questo non può essere escluso. In ogni caso gli abitanti non voglio l’antenna: e questo dovrebbe bastare per chiudere la questione. O gli abitanti non contano niente?
Attendiamo fiduciosi, nell’interesse della salute dei cittadini che si faccia chiarezza sulla questione, per stabilire se effettivamente si tratti di un impianto di telefonia 5G realizzato in pieno centro cittadino.
Non sfugge agli osservatori che la nuova antenna si sia materializzata in piana emergenza Coronavirus, così come avvenuto a Palermo in occasione dell’emergenza Coronavirus della scorsa Primavera…