Lo chiede il parlamentare regionale Vincenzo Figuccia: “Basta prendere un qualunque aereo per rendersi conto che nei cieli non esiste più la necessità del distanziamento come misura indispensabile per prevenire la diffusione del virus”
Emergenza Coronavirus: la Sicilia, con molta probabilità, finirà nell’area arancione: distanziamento rigido tra le persone, chiusure di zone limitate, limitazione dei viaggi tra aree regionali. Ma quando si va in aereo queste regole del nuovo DPCM del capo del Governo Giuseppe Conte si applicheranno?
Ce lo chiediamo dopo aver letto il seguente comunicato del parlamentare regionale, Vincenzo Figuccia:
“Mentre gli statisti romani al seguito del Comitato tecnico scientifico continuano a mettere al centro dei loro esperimenti commercianti, artigiani e attività produttive, le compagnie aeree vengono lasciate libere di gestire arbitrariamente i criteri di trasporto. Così basta prendere un qualunque aereo per rendersi conto che nei cieli non esiste più la necessità del distanziamento come misura indispensabile per prevenire la diffusione del virus”.
“È facile imporre regole e divieti a chi ha una piccola attività a terra – prosegue il parlamentare regionale che è anche leader del movimento Cambiamo la Sicilia -. Lo è meno per chi ha il potere negoziale di una multinazionale che ha i propri uffici tra le nuvole. Ma che logica è questa? Si può viaggiare con al fianco un perfetto sconosciuto a tutte le ore e per diverse ore, non si può cenare o prendere un caffè alla tavola di un qualunque bar con un parente o un amico se non si è distanziati. Il governo anziché fare spallucce, eviti di rivalersi sul più debole e affronti con serietà e giustizia sociale l’attuale emergenza”.
Foto tratta da Dagospia
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