Sul Titanic

Elezioni in USA: Trump è già il vincitore morale perché ha travolto tutte le previsioni che lo davano sconfitto

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Da mesi in Europa i media ci hanno raccontato di un Trump alle corde. Il Democratico Biden era in vantaggio, avrebbe stracciato Trump e bla bla bla. La lunga notte dello spoglio racconta invece di un spoglio incerto. Con gli scontri a Washington tra manifestanti (pro Biden) e forze dell’ordine. Il segnale che, per i Dem, qualcosa sta andando storta… Con molta probabilità, a meno che Trump non vinca in altri Stati-chiave, il risultato slitterà di alcuni giorni 

Elezioni in America. Mentre è in corso il conteggio dei voti un fatto è certo: chi in Italia ha dato per mesi favorito Biden rispetto a Trump ha sbagliato tutto. In questo momento il presidente uscente sta dimostrando, nonostante tutto il fango che gli è stato riversato addosso, di essere un candidato molto forte.

Lo spoglio è in corso ed è incerto. Ma c’è un dato che dà Trump in vantaggio: il fatto che a Washington sono iniziati gli scontri violenti tra manifestanti e forza dell’ordine. E siccome i manifestanti sono al servizio permanente ed effettivo del Partito Democratico, c’è il dubbio che questo ultimi abbiano già capito di aver perso le elezioni e stiano cercando di buttarla in cagnara.

In ogni caso, comunque finirà, Trump è già il vincitore morale di queste durissime elezioni. Trump ha sfidato, contemporaneamente, il Deep State (cioè il “Governo dei Governi” del mondo) e contro il capitalismo liberista, che oggi è dominante nel mondo.

Ormai da più di un decennio Deep State e capitalismo liberista, per poter controllare meglio i popoli, hanno preso in ‘affitto’ quelle che un tempo si chiamavano le ‘sinistre’ di tutto il mondo. In Europa, ad esempio, il Partito Socialista Europeo (PSE) è schierato con il Deep State e con i capitalismo liberista.

Ma la strategia di Deep State e Capitalismo liberista si sta rivelando perdente. Quattro anni fa hanno perso gli Stati Uniti. E sono in minoranza in tane aree del mondo: in Brasile, in Russia, nell’Europa dell’Est (hanno tentato di prendersi la Turchia, ma gli è andata male), nel Regno Unito.

Unica eccezione nel mondo è rappresentata dalla Cina, che si tiene a distanza da tutto e da tutti: dal Deep State e dal capitalismo liberista e dagli avversari del Deep State e del capitalismo liberista. La Cina usa il capitalismo liberista nello scontro con gli USA. E se oggi segna qualche punto a suo favore lo deve al Coronavirus che, non a caso, Trump definisce “il virus cinese”.

Tornando alle elezioni in USA, va detto che l’apertura dei seggi è scaglionata su sei fusi orari. I primi a chiudere sono stati i seggi sulla East Coast, gli ultimi a chiudere saranno i seggi in Alaska.

Trump, lo ribadiamo, ha tantissimi nemici: ma si sta difendendo alla grande. Mentre Joe Biden, già vice di Obama, che tutti davano per vincente, è in difficoltà.

Un altro dato che deve fare riflettere è l’affluenza al voto, che è stata altissima: e questo non è un bel segnale per i Democratici.

Un altro segnale importate è la vittoria di Trump in Florida, che con 29 Grandi elettori è considerato decisivo.

Il Fatto Quotidiano, stamattina, titola:

“Ultime speranze di Biden in Midwest e in Pennsylvania”.

Per concludere, i risultati ancora non ci sono, ma un dato è certo: la vittoria dei Democratici di Biden, strombazzata per mesi in tutta l’Unione europea non c’è stata. E c’è il rischio che Biden ‘attumbulii’, come si dice dalle nostre parti…

Foto tratta da Open

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