Manifestazione a Palermo per sensibilizzare il Comune a sostenere, in un momento di grande difficoltà, tutti gli operatori dello spettacolo della città. Oltre 600 mila euro per il Capodanno: per fare che cosa? Raffaele Sabato chiama in causa l’assessore comunale Mario Zito
“Le poche risorse pubbliche che il Comune ancora ha a disposizione non devono essere disperse in mille rivoli inutili, ma utilizzate per aiutare chi sta soffrendo più degli altri, a cominciare dai lavoratori dello spettacolo, praticamente fermi dallo scorso Marzo”.
Lo afferma Sabrina Figuccia, consigliere comunale dell’Udc di Palermo, che punta i riflettori su come l’Amministrazione comunale di Leoluca Orlando ha speso le risorse destinate alle attività culturali in questi ultimi mesi e su come li spenderà da qui a Natale.
“In questi mesi – dice Sabrina Figuccia – la Giunta Orlando ha speso centinaia di migliaia di euro per iniziative davvero discutibili, come i 150 mila euro per il film per il Festino per la Santuzza, o altrettanti in occasione della mancata ‘acchianata’ a Monte Pellegrino, cifra di cui non si sa bene la destinazione. Inoltre, per il prossimo Capodanno sono stati impegnati ben 609.000 euro per eventi non meglio precisati”.
Stamattina – prosegue la consigliera comunale – insieme con l’associazione culturale e teatrale “Giuseppe Schiera”, rappresentata dal noto artista palermitano Raffaele Sabato e con l’associazione Ulpea, che rappresenta in maniera diretta e indiretta moltissime categorie di lavoratori, nel corso di una manifestazione in Piazza Rivoluzione – luogo simbolico della storia palermitana, dove si trova il famoso “Genio di Palermo”, protettore laico della città – abbiamo chiesto che prezioso denaro pubblico, in questo particolare momento di crisi, non venga sprecato inutilmente”.
“E’ davvero alquanto singolare – afferma Raffaele Sabato – che l’associazione ‘Festival delle letterature dei migranti’, di cui l’assessore Mario Zito è consulente, abbia concesso finanziamenti a questa associazione, trascurandone molte altre che lavorano in città”.