Visto che li leggiamo ogni giorno su Facebook, abbiamo illustrato per sommi capi i post di Ottobre di Luigi Di Maio e Vito Crimi. E siamo rimasti un po’ stupiti del fatto che non ci sono accenni ai 18 pescatori di Mazara del Vallo prigionieri in Libia. E che dire dell’europarlamentare Tiziana Beghin, tre anni fa contraria al CETA e ora silenziosa mentre il trattato commerciale-porcata con il Canada viene applicato?
Non sappiamo se quello che leggerete succede anche a voi. Scriviamo questo articolo dopo che sulla nostra pagina Facebook sono comparsi, per l’ennesima volta, i post di Ministri e parlamentari grillini. Sappiamo tutti come funziona Facebook: però noi siamo un po’ perplessi nel vedere comparire, a ritmo continuo, post di esponenti del Movimento 5 Stelle un po’ auto-celebrativi. Da chi doveva cambiare il mondo ci aspettavamo cose un po’ diverse.
Precisiamo che sono tutti post di grillini ‘governativi’: di Ministri o sottosegretari o, comunque, parlamentari che appoggiano l’alleanza tra Movimento 5 Stelle e PD. Attenzione: non stiamo mettendo in discussione il fatto che i grillini governativi sfornino post su Facebook a ripetizione: sono i contenuti di questi post che non ci convincono proprio.
Facciamo un esempio: i post di Luigi Di Maio, Ministro degli esteri.
Oggi un post sulla scomparsa di Gigi Proietti: ci sta.
ieri un post sul presidente della Repubblica, Mattarella, che va in visita a Castegnato, dalle parti di Brescia, per commemorare i morti di COVID: passi pure questo.
Il 31 Ottobre un post senza capo né coda: la sua immagine con una mascherina e la scritta “Serve unità”. Forse perché le proteste di piazza criticano il Governo del quale fa parte?
Sempre il 31 Ottobre un post sull’aumento dell’export dell’Italia: ci sta, anche se per ora i problemi sono altri.
Il 30 Ottobre si vede Di Maio inginocchiato che prega in Terra Santa: mah…
Sempre il 30 Ottobre ecco un post dove chiedere l’unità perché il “Paese è spaccato”: devono essere sempre le proteste di piazza e il maldestro tentativo di coinvolgere le opposizioni negli errori compiti dal Governo.
Il 29 Ottobre ancora un post su Gerusalemme.
Sempre il 29 Ottobre un post sul “barbaro attentato di Nizza”: ci sta.
Ancora il 29 Ottobre: “Il Governo – dice Di Maio – ha l’obbligo di ascoltare le piazze”. Come se lui non fosse il Ministro degli Esteri dell’attuale Governo…
Però il 25 Ottobre aveva condannato i fatti avvenuti nelle piazze di Roma…
Non ci crederete, ma il 23 Ottobre Di Maio si era accorto che il “virus non va via”…
Insomma, siamo andati a ritroso fino all’1 Ottobre e non abbiamo trovato un solo post su un argomento che dovrebbe essere ai primi posti nell’agenda del Ministro degli Esteri italiano: i 18 pescatori di Mazara del Vallo prigionieri in Libia!
Non è molto diversa la pagina Facebook dell’attuale coordinatore nazionale del Movimento 5 Stelle: quello che doveva tagliare i contributi a fondo perduto ai giornali.
Celebrazioni di qua, celebrazioni di là, un panegirico dul Decreto Ristori al quale credono sono Conte, il suo Governo e chi li sostiene, gli Stati generali del Movimento, un posto contro le rivolte popolari in Campania del 24 Ottobre (ma i grillini non dovevano essere con il popolo?). Poi taglio dei vitalizi, celebrazioni dell’Unione europea-Recovery Fund,
Anche nella pagina di Vito Crimi, da Ottobre ad oggi, nessun commento sui 18 pescatori di Mazara del Vallo prigionieri in Libia.
Un post sui pescatori di Mazara del Vallo imprigionati in Libia lo troviamo sulla pagina Facebook dell’europarlamentare grillina, Tiziana Beghin:
“LA LIBERAZIONE DEI PESCATORI DI MAZARA DEL VALLO È UNA PRIORITÀ DEL GOVERNO”
In verità non sembrerebbe, visto che siamo arrivati al 2 Novembre e dei 18 pescatori di Mazara del Vallo prigionieri in Libia non si sa ancora nulla.
Di Luigi Di Maio e Vito Crimi conosciamo la proverbiale incoerenza: basti pensare a tutti gli impegni assunti dal Movimento 5 Stelle nella campagna elettorale dell’inverno 2018 e quasi tutti disattesi: ILVA, TAP, No al CETA, Basta con le autostrade ai privati, grano duro del Sud Italia eccetera eccetera.
Segnaliamo Tiziana Beghin perché ricordiamo il suo discorso di fuoco pronunciato nel 2017 al parlamento europeo contro il CETA, il trattato commerciale tra Unione europea e Canada. Il CETA è una porcata immane, eppure la Ue lo sta applicando fottendosene a bella posta dei sì dei Parlamenti dei 27 Paesi che fanno parte della stessa Unione europea.
Ribadiamo: la legge europea stabilisce che un trattato commerciale, prima di essere applicato, deve essere approvato da tutt’e 27 i Parlamenti degli Stati europei che fanno parte della stessa Ue. Questo non è avvenuto e il CETA viene applicato. E i grillini? Muti!
E l’europarlamentare Tiziana Beghin che dice? Perché non ne parla sulla sua pagina Facebook?
Questa carrellata di post grillini su Facebook sono l’ulteriore dimostrazione dell’incoerenza di questi personaggi che avevano annunciato un a grande rivoluzione e invece sono solo una triste rivelazione-riproposizione del trasformismo politico.
E – nel caso dei pescatori di Mazara del Vallo – del fallimento del Governo del quale fanno parte.
Foto tratta da Tusciaweb