E’ bene che i governanti a tutti i livelli capiscano che le chiacchiere non bastano più. “Tu ci chiudi, tu ci paghi”, recita uno slogan in queste ore molto in voga a Napoli. La nostra proposta per fare arrivare in tempi brevi 700 euro al mese a chi non ha un reddito fisso
Come erogare gli aiuti a chi ne ha bisogno dopo le chiusure disposte dal solito Governo Conte bis per fronteggiare l’aumento dei contagi del virus? Il dibattito, ovviamente, è cominciato a cura degli esponenti e dei sostenitori dello stesso Governo nazionale.
Come si fa a individuare chi ha veramente bisogno? Bisogna richiamarsi alle dichiarazioni dei redditi? E chi ha dichiarato in modo truffaldino redditi bassi per pagare meno tasse che fa: si autodenuncia all’Agenzia delle Entrate? Non è che, come è accaduto in certi casi, con il Reddito di cittadinanza, andiamo a dare i soldi a chi non ne ha bisogno? E dei Neet che ne facciamo? E se, e ma, e se è così, e se è colì e bla bla bla.
E’ evidente che il Governo Conte bis cerca scuse. E’ evidente che i partiti che danno vita a questo Governo – il PD, che è il capo fila, il Movimento 5 Stelle i renziani e quello che resta di Liberi e Uguali – non hanno capito che, da qualche giorno, la gente – il popolo per dirla in breve – ha cominciato a scendere in piazza per protestare.
Di fatto, in alcune città, le misure adottare dal Governo per ridurre gli assembramenti hanno in realtà aumentato gli stessi assembramenti e i contagi: i risultati li avremo tra 15-20 giorni.
E’ bene che a Palazzo Chigi & dintorni comincino a realizzare che tra i titolari di attività economiche e, in generale, tra chi non vive grazie a un reddito fisso comincia a diffondersi la cosiddetta ‘epididimite’, da epididimo: in parole più semplici, cominciano ad avere, come si usa dire i Sicilia, ‘i cugghiuna vunci furia di sentire chiacchiere.
Per erogare i soldi a chi ne ha bisogno servono due settimane e forse meno. La prima cosa da fare è trovare i soldi. L’attuale Governo ha portato in poco più di un anno il debito pubblico italiano a 2 mila e 600 miliardi di euro (dato di Dicembre 2020). Circa 190 miliardi in più!
Bene: trovi subito altri 200 miliardi di euro. Il Governo potrebbe farlo con la moneta di Stato: ma non lo farà. Si rivolga allora subito al mercato a trovi subito i 200 miliardi di euro. L’Europa? La nostra risposta sarebbe: Ninni stamu futtennu! Ma abbiamo il dubbio che l’attuale Governo utilizzerà un’altra ‘formula linguistica’. In ogni caso, con la crisi che c’è la Ue se la chianterà (leggere non dirà nulla).
Dopo di che, tramite l’Agenzia delle Entrate e l’INPS – che hanno tutti i dati – si individui chi oggi ha un reddito fisso: chi ha un reddito fisso non ha diritto al sussidio. Tutti gli altri – ad eccezione dei titolari delle imprese ancora aperte (per esempio, le industrie che non hanno chiuso o i titolari dei negozi alimentari) – hanno diritto a un sussidio che potrebbe essere pari a 700 euro al mese.
Chi ha avuto bloccato la propria libera attività e risulta sposato con chi percepisce un reddito fisso, ha diritto a una riduzione del 50% del sussidio, prevedendo qualche ‘aggiustamento’ se ci sono figli minorenni.
Ai figli maggiorenni fino a 30 anni che vivono in casa dei genitori va il 50% del sussidio (devono campare anche loro).
Ci saranno mafiosi, camorristi, ‘ndranghetisti e furbi vari che percepiranno il sussidio? Pazienza. Con l’ausilio di Prefetture e Magistratura man mano che si scopriranno gli verrà tolto il sussidio.
E’ importante che i sussidi non passino dai Comuni, ma vengano erogati nei conti correnti dei cittadini. Possibilmente senza mettere di mezzo carte di credito per favorire le banche: soldi allo stato puro e ognuno fa quello che vuole!
Tale operazione – lo ribadiamo – va fatta subito. Al Governo nazionale diciamo: guardate che tra i quartieri popolari tira aria pesante assai. Napoli, Roma, Catania, Vittoria: nessuno vuole morire di fame ascoltando i sermoni televisivi.
Il popolo ormai non vuole sentire più chiacchiere: vuole i fatti. C’è gente che aspetta ancora la Cassa integrazione della scorsa Primavera. E’ la gente non ci sta più ad essere presa per i fondelli.
Non è solo un problema di fame, che c’è. C’è anche un problema di salute pubblica: se la gente continuerà a scendere nelle piazze per protestare, nelle piazze dovranno andare anche gli esponenti delle forze dell’ordine: si creeranno assembramenti e il virus troverà autostrade per diffondersi.
Aumenteranno i contagi, aumenteranno i malati, aumenteranno i ricoveri nelle terapie intensive e la situazione potrebbe complicarsi.
Meglio prevenire che curare. O no?