Dedichiamo a chi non ha capito una mazza di Napoli, della sua grandezza e della grandezza del suo popolo (del popolo di Napoli, non della borghesia: quella tenetevela pure) questo scrigno di umanità dell’immenso Giuseppe Marotta. Forza Napoli!
“Me la svignai per non essere messo nell’orfanotrofio, cambiai rione e genere di vita. Dormivo nei portoni, o da qualche fornaio. D’estate giravo quasi nudo e d’inverno portavo una lacera giacca da uomo lunga fino ai piedi, mangiavo pesce crudo rimasto nelle reti a Mergellina, ‘cornicioni di pizza’, frutta caduta per amore o per forza dai carretti”.
Giuseppe Marotta
Foto tratta da Il Mattino
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