Minima Immoralia

Due disgrazie per Corso Alberto Amedeo: il nome dei Savoia e il nulla del Comune orlandiano/ PALERMO-CITTA’ 53

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Ingombranti ammassati ai piedi di queste mura storiche, erbe che crescono dove capita, rendendo totalmente impraticabile il marciapiede, degrado. Siamo a Palermo, in Corsoi Alberto Amedeo. Già il nome di un Savoia è penalizzante e se a questo si aggiunge l’incuria dell’attuale amministrazione comunale la ‘frittata’ è completa. L’intervento dell’Associazione Comitati Civici

Non ci crederete, ma a Palermo esiste una via veramente infelice: Corso Alberto Amedeo. Non solo questo Corso porta il nome di un Savoia – la dinastia che ha massacrato il Sud e la Sicilia dopo il 1860 – ma deve anche sopportare lo sfascio dell’attuale amministrazione comunale.

Su quest’ultimo punto registriamo un appello dell’Associazione Comitati Civici di Palermo, che segnala il degrado anche di questa parte della città:

“Da almeno due mesi Corso Alberto Amedeo è ridotto così come mostrato nelle foto. Nessuno spazzamento, né rimozione ingombranti o, semplicemente, nessun intervento per mantenere un minimo di decoro a questa strada che ha una sua storia, essendo una strada che riprende il tracciato dell’antico fossato delle mura cinquecentesche, dove è visibile il Bastione della Balata o del Papireto, che faceva parte, assieme al bastione di San Giacomo, al bastione del Palazzo Reale e al non più esistente bastione d’Aragona, del sistema murario cinquecentesco occidentale. Pertanto non è tollerabile vedere cumuli di ingombranti ammassati ai piedi di queste mura storiche, né vedere come il mancato diserbo, più volte segnalato, abbia consentito alle sterpaglie di rendere totalmente impraticabile il marciapiede”.

Già questa via, come già ricordato, è penalizzata perché porta il nome di un Savoia, cioè della dinastia che ha provocato enormi danni al Sud e alla Sicilia. Al nome infelice si somma il degrado provocato da un’amministrazione comunale inefficiente.

Torna la nostra solita domanda: si può continuare ad amministrare Palermo così? Se il sindaco Leoluca Orlando e i venti consiglieri comunali che gli hanno salvato la poltrona non sono in grado di dare risposte concrete alla città perché non se ne tornano a casa? Di una cosa possono essere certi: nessuno li rimpiangerà!

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