Il quotidiano comunista Contropiano riporta un articolo della Federazione USB di Catania che annuncia un presidio davanti la Prefettura catanese per Venerdì prossimo. La denuncia dei trattati italo-libici firmati qualche anno fa dall’ex Ministro, Marco Minniti
Un presidio davanti la Prefettura di Catania per chiedere l’incondizionata e immediata liberazione dei 18 pescatori di Mazara del Vallo che, da quaranta giorni, sono prigionieri in Libia. L’appuntamento è per Venerdì prossimo, dalle 16 ottobre, dalle ore 17:00 alle 19:30. Ad organizzare a manifestazione è Federazione del Sociale USB Catania.
La notizia la leggiamo su Contropiano, giornale comunista on line che pubblica un articolo della citata Federazione del Sociale USB Catania.
“Da oltre 40 giorni – leggiamo nell’articolo – 18 pescatori, che erano a bordo dei
“Intanto, dopo oltre 40 giorni dal sequestro – prosegue l’articolo – sono solo i parenti dei 18 pescatori a parlare e a protestare per quello che è successo nel Mediterraneo l’1 settembre e a continuare a chiedere notizie dei loro cari e a chiederne la liberazione. Ad oltre 40 giorni dall’accaduto non si hanno notizie certe neanche sulle condizioni dei lavoratori degli equipaggi siciliani. Silenzio assoluto o imbarazzanti interventi, frutto della strumentalizzazione politica sulla pelle dei 18 sequestrati. E nessuno, comunque, da Conte a Di Maio e Musumeci, da Salvini a Zingaretti, mette in discussione i Trattati firmati dall’Italia con le due frazioni libiche in guerra, i Trattati che hanno permesso la costruzione, in Libia, con denaro italiano e dell’UE, dei campi di concentramento per internare i migranti, campi dove vengono consumate violenze inaudite che spesso portano alla morte”.
“I 18 pescatori – prosegue l’articolo – sono doppiamente in ostaggio: ostaggi dello LNA e ostaggi dei Trattati italo-libici. Il sequestro e la liberazione dei 18 lavoratori è, quindi, legata a questi Trattati firmati da Minniti pubblicamente con Tripoli e, sottobanco, con Bengasi. La Federazione del Sociale USB Catania, condannando il vergognoso silenzio delle istituzioni statali e governative nazionali e regionali, esprimendo solidarietà alle famiglie dei 18 pescatori – conclude l’articolo – ha indetto a Catania per venerdì 16 ottobre, dalle ore 17:00 alle 19:30, un presidio in Prefettura per chiedere l’incondizionata e immediata liberazione dei 18 lavoratori”.