Meno male che uno dei più noti virologi del mondo – Giulio Tarro, lo studioso che ha risolto il problema del Colera a Napoli – fa piazza pulita dei falsi rimedi adottati da chi sta utilizzando l’emergenza Coronavirus per comprimere le libertà personali. Tarro si sofferma anche sull’immunità di gregge: “Unica soluzione in questo momento da adottare”
Certo che gli interessi economici che ruotano attorno a questa strana pandemia debbono essere solidi. In tutto il mondo. Italia compresa, ovviamente. Dove c’è qualcosa in più: la necessità di enfatizzare i pericoli del Coronavirus sia per giustificare gli errori commessi all’inizio di questa storia (Marzo e in parte Aprile), sia per accelerare la colonizzazione dell’Italia da parte dell’Unione europea a ‘trazione’ tedesca continuando ad indebolire l’economia italiana, sia per tenere in piedi un Governo – il Governo di PD e grillini – che fa acqua da tutti i lati.
Ieri sera abbiamo pubblicato una riflessione del filosofo marxista, Diego Fusaro, sull’uso strumentale che si fa della pandemia in Italia per colpire lavoratori, partire Iva, precari e negozianti. Oggi invece parliamo della manifestazione a Roma di ieri.
Non sapendo come difendersi da chi – in alcuni casi con competenza – chiunque oggi in Italia manifesti dubbi sulla gestione di questa pandemia da parte del governo Conte bis, viene subito etichettato come “fascio-leghista” e negazionista.
Ma c’è un personaggio molto noto che mette in discussione la pericolosità del Coronavirus e che non può essere smentito perché è un grande uomo di scienza. Si tratta del virologo di fama mondiale, Giulio Tarro.
Ieri, per esempio, qualcuno ha messo in giro la voce che il professore Tarro avrebbe preso parte alla manifestazione di Roma. Aggiungendo che gli sarebbe stato impedito dalla Regione!
Immediata è arrivata la replica del professore Tarro, con un’intervista ad Adnkronos che noi leggiamo su Meteoweb:
“La manifestazione di oggi (ieri per chi legge ndr) a Roma? Non avevo alcuna intenzione di partecipare, ma smentisco categoricamente le voci che sostengono che dalla Regione mi abbiano imposto di non andare. In generale, sul Coronavirus, credo che di base ci sia una mancanza di competenza”.
La “mancanza di competenza” non è la sola ‘botta’ che il professore Tarro assesta a chi sta enfatizzando i pericoli del Coronavirus. Il noto virogolo, ad esempio, ha rilanciato la tesi dell’immunità di gregge:
“L’ho già detto è l’unica soluzione in questo momento da adottare. L’approccio giusto al Coronavirus dovrebbe essere questo. Facendo così si sviluppano poi gli anticorpi. Ma ormai seguo questa vicenda quasi con distacco, sono diventati tutti tuttologi”.
E ancora:
“La corrente negazionista? Per me non esiste – sostiene Tarro – fa comodo crearla. Il virus c’è stato, c’è ancora in forma minore, è stato fotografato anche in laboratorio, ma si supera. Non vedo perché si debba creare questa contrapposizione tra chi semplicemente ha un approccio diverso e, nel mio caso, anche corrisposto da fatti: ho risolto il colera a Napoli, qualcosa saprò”.
Quindi una ‘botta’ anche a chi sta imponendo le mascherine all’aperto:
“Le mascherine all’aperto per tutti non servono”.
Gli fischieranno le orecchie ai politici-virologi del Governo PD-grillini e ai presidenti delle regioni che stanno imponendo le mascherine all’aperto? Chissà.
E sul vaccino? Il professore Tarro dice che “servirà, ma dovrà essere efficace e soprattutto sicuro. In generale bisognerebbe vivere tutta questa situazione con molta più tranquillità”.
Più chiaro di così…