Anche in televisione si sono accorti che il Movimento 5 Stelle è pronto per una scissione. L’go della bilancia della politica italiana è diventato Alessandro Di Battista che, con Casaleggio, potrebbe portarsi via un bel numero di parlamentari di Camera e Senato per dare vita a un nuovo soggetto politico
“Alleanza con il PD? Non sono d’accordo”.
Così parla Alessandro Di Battista. Nota la sua posizione dopo il disastroso risultato elettorale del Movimento 5 Stelle, paragonato all’UDEUR… (in calce trovate il video con l’intervista a Di Battista).
Ora è arrivato lo strappo di Davide Casaleggio. Di mezzo, certo, c’è la piattaforma Rousseau. Però, a noi, questa storia convince fino a un certo punto: a nostro avviso, infatti, il problema è la linea politica.
La verità è che Beppe Grillo, per motivazioni mai del tutto spiegate, ha deciso di far confluire il Movimento 5 Stelle dentro il PD. Che significa la scomparsa dello stesso Movimento.
Cosa che I Nuovi Vespri hanno scritto nel Settembre dello sorso anno.
Qualche giorno dopo le elezioni regionali di due settimane addietro Grillo ha rilasciato una dichiarazione che – sempre a nostro modesto avviso – è stata ‘letta’ in modo un po’ troppo sbrigativo.
“Credo nella democrazia diretta, non nel Parlamento. Gli eletti? Meglio se estratti a sorte”, ha detto Grillo.
Le parole di Grillo sono state interpretate come un attacco alla democrazia. A nostro avviso, invece, l’ex comico si stava rivolgendo ai parlamentari del Movimento 5 Stelle dicendogli:
“Non vi preoccupate se, al prossimo giro, non sarete più parlamentari: vedremo di inventarci qualcosa”.
Che cosa si possa inventare Grillo non lo capiamo. Una cosa, però, è chiara: l’alleanza tra Movimento 5 Stelle-PD, oltre che politicamente balorda, favorisce il Partito Democratico e porta il Movimento verso un binario morto.
Al massimo, Grillo e il PD potranno garantire qualche seggio ai ‘capi’ grillini (cosa che dipenderà in ogni caso dalla legge elettorale) e posti di sottogoverno se il PD dovesse vincere le prossime elezioni politiche (cosa improbabile).
E’ chiaro che, in questo scenario, ci potrebbero essere dei parlamentari grillini – alla Camera e al Senato – che piuttosto che scomparire matematicamente per tenere in piedi il Governo del PD, provino qualcosa di diverso. Cosa?
Con molta probabilità, un nuovo soggetto politico capeggiato da Alessandro Di Battista, che non è mai stato favorevole all’accordo con il PD.
Così non è da escludere che lo strappo di Casalaggio, vicino a Di Battista, sia una sorta di anticipazione di una sempre più probabile scissione. Quanti parlamentari si porteranno dietro?
La televisione – che ha iniziato a ipotizzare la scissione – parla di pochi parlamentari. Secondo noi gli amici della televisione noi si sbagliano: a nostro avviso, infatti, saranno più i parlamentari grillini che andranno con Di Battista che quelli che resteranno con i vari Grillo, Di Maio, Cancelleri e qualche altro.
Il Governo Conte bis andrà in crisi? Non crediamo. Di Battista – una volta diventato l’ago della bilancio della maggioranza di Governo – comincerà a dettare l’agenda politica all’esecutivo: semmai saranno Conte e il PD ad aprire la crisi dopo un paio di mesi di Governo per sfinitezza politica….
Tenendo l’attuale Governo sul filo, il nuovo soggetto politico di Di Battista avrebbe tutto da guadagnare, perché comincerebbe a togliere al PD tutto l’enorme potere che Beppe Grillo gli ha consegnato.
Sarà una guerra di nervi, perché i voti che oggi il PD continua a prendere sono tutti legati al potere (vedere, ad esempio, la relazione tra l’esplosione del debito pubblico italiano e le Regioni salvate…): senza potere il PD rischia l’estinzione!
Insomma, una bella partita…
QUI L’INTERVISTA AD ALESSANDRO DI BATTISTA TRATTA DA LA SICILIA
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