La notizia è incredibile: 51 donne congolesi violentare da operatori ‘umanitari’ che – se le accuse risulteranno vere – di umanitario non hanno proprio nulla. Coinvolto il personale di alcune importanti Ong
Desta stupore una notizia che definire incredibile è poco: cinquantuno donne congolesi sarebbero state violentate da operatori umanitari. Sotto accusa sono finiti gli esponenti di alcune Ong, il personale dell’Agenzia per le Migrazioni (OIM), di Medici senza Frontiere (MSF), Oxfam, World Vision, ALIMA (Alliance for International Medical Action), nonché personale del ministero della Sanità congolese.
“L’Organizzazione Mondiale della Sanità – leggiamo su Africa ExPress – aprirà un’inchiesta sulle violazioni sessuali che avrebbero commesso operatori umanitari nella Repubblica Democratica del Congo. Le equipe erano impegnate nell’ambito di interventi nella lotta contro l’ebola. Cinquantuno donne hanno affermato di essere state sfruttate o di avere subito abusi sessuali da uomini, per lo più stranieri, che si erano qualificati come operatori umanitari/sanitari a Beni nel Nord-Kivu, provincia fortemente colpita dalla 10ma epidemia di ebola tra il 2018 e giugno di quest’anno”.
“Le violenze sarebbero state perpetrate tra il 2018 e il 2020 – prosegue l’articolo -. L’agenzia di stampa New Humanitarian e la Fondazione Reuters hanno condotto indagini per oltre un anno. E, secondo quanto riferisce Reuters, le signore avrebbero lavorato come cuoche o donne per le pulizie con contratti a termine per stipendi che variavano tra $ 50 e $ 100 mensili, corrispondenti oltre al doppio della paga normale. In un comunicato di martedì scorso, l’OMS ha fatto sapere che tutte le persone identificate implicate nel caso, dovranno rispondere personalmente dei gravi atti commessi, delle conseguenze, compreso il licenziamento immediato. Tradire le persone che seguiamo nelle comunità è un atto irreprensibile”.
Sul giornale Il Primato Nazionale leggiamo di un coinvolgimento anche anche di personale dell’Oms:
“Tremano l’Oms e il mondo delle Ong e delle cosiddette «associazioni umanitarie» che operano nei Paesi del Terzo mondo. E di fatto l’umanità c’entra ben poco nell’inchiesta che verrà aperta dall’Organizzazione mondiale della sanità e che riguarda reiterate e molteplici violazioni sessuali commesse da operatori umanitari Oms nella Repubblica Democratica del Congo. Le squadre di intervento operavano nell’ambito di progetti per la lotta contro le epidemie di Ebola. In questo frangente cinquantuno donne locali hanno affermato di essere state sfruttate o di avere subito abusi sessuali da uomini, quasi tutti stranieri, che si qualificavano come operatori sanitari o umanitari a Beni nel Nord-Kivu, provincia flagellata dalla 10ma epidemia di ebola tra il 2018 e giugno di quest’anno”.
Veramente una brutta pagina che getta un o squarcio di luce sinistra su organizzazioni che, troppo spesso, fanno la morale agli altri…
QUI L’ARTICOLO DI AFRICA EXPRESS