Così Luigi Pirandello nel celebre romanzo “I vecchi e i giovani” immortala i giorni dello scandalo della Banca Romana. E’ forse l’unico romanzo in cui questo straordinario autore fa prevalere i temi sociali su quelli psicologici. E quante eterne verità dice sull’Italia!
“Ma sì, ma sì: dai cieli d’Italia, in quei giorni pioveva fango, ecco, e a palle di fango si giocava, e il fango s’appiastrava da per tutto, su le facce pallide e violente degli assaliti e degli assalitori, su le medaglie già guadagnate su i campi di battaglia (che avrebbero dovuto almeno queste, perdio! esser sacre) e su le croci e le commende e su le marsine gallonate e su le insegne dei pubblici uffici e delle redazioni dei giornali. Diluviava il fango; e pareva che tutte le cloache della città si fossero scaricate e che la nuova vita nazionale della terza Roma dovesse affogare in quella torbida fetida alluvione di melma, su cui svolazzavano stridendo, neri uccellacci, il sospetto e la calunnia”.
Tratto da I vecchi e i giovani di Luigi Pirandello
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