In Italia le manifestazioni contro la privazione delle libertà personali nel nome dell’emergenza sanitaria non hanno mai superato il migliaio di persone. A Londra, invece, erano in 50 mila a protestare contro il nuovo lockdown. La dimostrazione che il premier Boris Johnson quando afferma che il popolo inglese è di natura libero ha perfettamente ragione
Qualche giorno fa hanno suscitato critiche le dichiarazioni del premier del Regno Unito, Boris Johnson, che ha definito il popolo inglese libero, rispetto agli italiani. Nota anche la replica del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, secondo il quale gli italiani amerebbero la serietà. In realtà, a giudicare da quello che sta succedendo a Londra, forse Boris Johnson non ha tutti i torti: gli inglesi non sono abituati a barattare le proprie libertà personali nel nome dell’emergenza sanitaria.
ce lo ricorda un articolo pubblicato da scenarieconomici.it con un articolo dal titolo piuttosto emblematico:
“#WEDONOTCONSENT: la più grande manifestazione anti-lockdown nel Regno Unito”
“Nel momento in cui il Governo ha varato alcune fra le misure più stringenti per la separazione sociale ed il lockdown dall’esplosione dell’epidemia a marzo, si tiene anche la più grande manifestazione contro le misure restrittive. Un numero variabile dalle 15 mila annunciate dalle autorità sino ai 50 mila hanno manifestato a Londra contro le chiusure dei pub, gli obblighi ed i divieti imposti per combattere la diffusione del virus, che però per gli inglesi sono tutte limitazioni ingiustificate della libertà. Il motto è stato #wedonotconsent”.
Non è che il popolo del Regno Unito non creda nel Coronavirus: ci crede, ma non è disposto a rinunciare alle libertà personali. Per loro, a fine giornata, entrare nei pub e bere qualcosa è una sorta di imperativo categorico e non hanno alcuna voglia di rinunciarci!
“Naturalmente – leggiamo sempre su scenarieconomici – la polizia è intervenuta ed ha effettuato degli arresti, poi, di fronte ai numeri, ha preferito battere in ritirata”.
Ed è anche logico: come si fa ad arrestare 50 mila persone?
E qui c’è la grande differenza con l’Italia dove la manifestazioni di piazza contro le restrizioni, da quando imperversa il Coronavirus, non hanno mai superato qualche migliaia di persone.
In compenso, quando a Luglio e ad Agosto c’era da andare in spiaggia, la manifestazione di Londra, come numero di partecipanti, passa decisamente in secondo piano. Come dimenticare, infatti, le immagini di migliaia e migliaia di persone assiepate nella spiaggia della Plaia, alla faccia del virus?
Insomma, se mettiamo insieme tutte le spiagge italiane affollate di Luglio e Agosto, noi gli inglesi manco li vediamo!
Foto tratta da Il Messaggero