Dopo aver sfidato la mafia, quando stava per arrivare a colpire gli esponenti della ‘borghesia mafiosa’, Cesare Mori, il “Prefetto di ferro” mandato in Sicilia a combattere la mafia, venne fermato. Da qui trasse le sue amare conclusioni che non sembrano campate in aria…
“Costoro non hanno ancora capito che i briganti e la mafia sono due cose diverse. Noi abbiamo colpito i primi che, indubbiamente, rappresentano l’aspetto più vistoso della malvivenza siciliana, ma non il più pericoloso. Il vero colpo mortale alla mafia lo daremo quando ci sarà consentito di rastrellare non soltanto tra i fichi d’india, ma negli ambulacri delle prefetture, delle questure, dei grandi palazzi padronali e, perché no, di qualche ministero”.
Cesare Mori
(il ‘Prefetto di ferro’ inviato in Sicilia a combattere la mafia negli anni del fascismo)
Foto tratta da L’identità di Clio
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