Un post su Facebook di Maurizio Grosso e Giuseppe Fiore del SIFUS CONFALI fa il punto della situazione sulla riforma del settore forestale in Sicilia. Il nostro augurio è che l’attuale Governo e l’attuale Parlamento della Sicilia non producano altri danni e, possibilmente, eliminino i danni fatti dai Governi regionali precedenti!
Sembra che sia iniziato il confronto politico e sindacale per arrivare alla riforma del settore forestale. Ebbene, noi quando in Sicilia sentiamo parlare di riforme ci preoccupiamo, perché, dal 1994 ad oggi, tutte le riforme varate dal Parlamento siciliano – tutte nessuna esclusa – hanno peggiorato la situazione. Se poi la riforma prossima ventura investirà la tutela dei boschi della Sicilia siamo dieci volte preoccupati, perché dall’attuale politica siciliana, in materia di attività forestale, fino ad oggi abbiamo visto solo enormi danni!
Esageriamo? Guardiamo a quello che è successo con gli incendi nei mesi scorsi in Sicilia e abbiamo la risposta!
Attenzione: siamo i primi ad affermare che è in corso una strategia mondiale per dare alle fiamme il verde in ogni dove: Stati Uniti, Alaska, Siberia, Australia, Nord Europa e via continuando. Però noi, in Sicilia, in materia di tutela dei boschi siamo veramente scarsi (e forse anche un po’ affaristi…).
Il SIFUS CONFALI – unica organizzazione sindacale di questo settore che difende i lavoratori a prescindere dal colore dei Governi regionali – fa sapere che l’assessore all’Agricoltura e Foreste, Edy Bandiera, si sarebbe impegnato a “diramare un comunicato unitario circa il risultato del tavolo tecnico appena conclusosi tra Governo e sindacati”.
Che della riforma delle attività forestali debba entrarci l’assessore Bandiera ci preoccupa ulteriormente: già questo personaggio ha prodotto un sacco di danni in agricoltura, dargli nelle mani i boschi dell’Isola ci sembra troppo!
“Tuttavia – leggiamo in un post su Facebook di Maurizio Grosso, segretario generale del SIFUS CONFALI, e di Giuseppe Fiore (anche lui sindacalista del SIFUS CONFALI) – essendo ogni sindacato libero ed autonomo rispetto le proprie azioni esterne ( altrimenti saremmo iscritti tutto nello stesso sindacato), anticipiamo che la proposta di riforma pro forestale, a prescindere da veline sottobanco che qualche servo schiocco ha fatto circolare, non è stata ancora resa pubblica”.
“Per onestà intellettuale – leggiamo sempre nel post su Facebook dei due sindacalisti (nella foto sopra: Giuseppe Fiore e Maurizio Grosso) – aggiungiamo che ciò non è stato possibile non per capriccio ma poiché il Governo non ha ancora sciolto i nodi su alcuni temi propedeutici di fondamentale importanza, primo fra tutti quello relativo alla sentenza della Corte Costituzionale negativa circa gli operatori pro sale radio del Corpo forestale del 2 Settembre scorso. Il SIFUS ritiene, ma in verità anche gran parte dei sindacati presenti, che questa sentenza negativa e gli altri nodi posti dal Governo sono superabili, tant’è che, a stretto giro, gli faremo pervenire anche nostri contributi (pareri legali ed altre soluzioni) per superarli positivamente”.
“In conclusione – scrivono sempre Maurizio Grosso e Giuseppe fiore – non riteniamo assolutamente tempo perso la riunione odierna (di ieri per chi legge ndr) anche se non è arrivata la proposta da parte del Governo, poiché è servita ad affrontare recenti problemi gravissimi che, se non approfonditi subito, avrebbero creato problemi domani col rischio di vanificare il lavoro che si sta facendo”.
Quindi il messaggio agli operai forestali della Sicilia:
“Vi invitiamo a non preoccuparvi per il ritardo di 10- 15 giorni dopo 40 anni di attesa, ma a puntare, esclusivamente, sui contenuti che conterrà la riforma”.
Poi un passaggio sull’ex assessore all’Agricoltura del Governo regionale di Rosario Crocetta: Antonello Cracolici (PD):
“Ve l’immaginate cosa sarebbe successo se oggi il Governo Musumeci ci avesse prospettato la stessa proposta di riforma che ci propettò l’ex assessore Cracolici? Una riforma che cancellava all’art. 21, financo le stesse garanzie occupazionali? Una riforma peggiore dell’attuale legge in vigore? Forestali, se sui contenuti ci sarà accordo come auspichiamo e come dagli interventi odierni è emerso, l’approvazione della legge potrebbe essere velocissima (pochi mesi). Vi ribadiamo ancora una volta che nella trattativa il SIFUS c’è e non certamente per riscaldare la sedia”.
Il nostro augurio è che venga ‘cassata’ la pessima riforma voluta dal passato Governo regionale di Raffaele Lombardo e che l’Azienda Foreste Demaniali della Regione siciliana torni a fare quello che ha fatto benissimo nei passati decenni!
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