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Se il Coronavirus è ancora un problema grave perché stanno riaprendo le scuole all’insegna della confusione?/ MATTINALE 534

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Ci sono troppe cose che non tornano nella gestione della pandemia di Coronavirus in Italia. Se i casi di COVID, come fa sapere l’associazione anestesisti, sono “gravi come a Marzo” e se “il virus non è meno aggressivo” perché si sta riaprendo la scuola in un clima di grande confusione? Le denunce dell’Associazione “L’Eretico” e le manifestazioni di Roma e Berlino

Ma in Italia ‘sta pandemia di Coronvirus è una cosa seria o viene tenuta in piedi per giustificare una sorta di dittatura sanitaria, per cercare di nascondere gli errori commessi a Marzo e ad Aprile scorsi, con migliaia di morti tra diagnosi e cure sbagliate e, soprattutto, per far guadagnare una barca di soldi a chi sta producendo vaccini che, in realtà, per un Coronavirus, sembrano un po’ tragicomici? Ma quando si è mai visto un vaccino per il virus del raffreddore?

Le due scuole di pensiero che si fronteggiano sono su posizioni radicalmente opposte. Non soltanto in Italia, ma nel mondo.

C’è chi, ancora oggi, sostiene che il COVID-19 è ancora pericoloso. E c’è invece chi nega la pericolosità del virus e dice che, al massimo, dà luogo a una malattia oggi facilmente curabile.

L’attuale Governo italiano di PD, grillini, Italia Viva e Liberi e Uguali sembrano sostenere la pericolosità del virus (in realtà Matteo Renzi, che tiene in piedi l’attuale Governo, ha sempre nutrito qualche dubbio). Però il  comportamento dello stesso Governo Conte bis smentisce con i propri comportamenti i pericoli che adombra: perché se la pandemia di Coronavirus è ancora pericolosa da Maggio ad oggi ha fatto entrare in Italia oltre 20 mila migranti? (in realtà sono molti di più, perché i dati ufficiali non tengono conto di chi entra in Italia senza alcun controllo).

Di più: perché se la pandemia è sempre letale il Governo Conte bis sta riaprendo le scuole in una condizione di caos, tra aule carenti con relative ‘classi-pollaio’ e mancanza di docenti?

Dall’altra parte ci sono quelli etichettati sbrigativamente come “negazionisti”. In realtà, a parte qualche esagitato, gli organizzatori della tanto deprecata manifestazione di Roma non sono affatto negazionisti: sostengono che il virus c’è ma che non è pericoloso come cercano di farci credere.

Tra questi ci sono due noti medici: il professore Giulio Tarro, virogolo di fama internazionale, e il medico legale Pasquale Bacco. Due scienziati che, con il noto magistrato siciliani Angelo Giorgianni hanno dato vita all’Associazione L’Eretico.

I protagonisti dell’Associazione L’Eretico – lo ricordiamo – poco più di un mese addietro hanno tenuto una conferenza stampa a Montecitorio dove hanno denunciato fatti gravissimi:

“Con il Coronavirus è stata commessa una strage di Stato ed il lockdown è stato completamente sbagliato nella sua gestione”.

Che la gestione delle chiusure – o lockdown, come preferiscono chiamare l’interruzione delle attività gli amanti della lingua inglese – sia stata contrassegnata da errori, anche marchiani, lo ha certificato la pubblicazione di alcuni verbali del Comitato Tecnico Scientifico, là dove è stato accertato che nel Sud e nella Sicilia non c’era bisogno di chiudere alcunché! Il Governo Conte bis ha soltanto penalizzato Sud e Sicilia, cosa che peraltro fa ordinariamente in quasi tutta l’attività di Governo.

Ma la parte pesante della denuncia di Tarro, Bacco e e Giorgianni riguarda la diagnosi e le cure che, nella prima fase dell’emergenza Coronavirus, non sembrano essere state molto appropriate. Per non parlare del ‘consiglio’ di non effettuare autopsie!

Su questo punto il dottore Bacco, nell’intervista rilasciata a Byoblu durante la manifestazione di Roma, è stato molto chiaro: non aver effettuato le autopsie, ha detto, è stato un errore gravissimo.   

Molti, in Italia, si stupiscono per la manifestazione di Sabato scorso a Roma. Dimenticando che una manifestazione uguale e molto partecipata – con persone arrivate da tante parti del mondo, si è svolta a Berlino.

In Italia qualcuno ha addirittura chiesto di schedare chi ha preso parte alla manifestazione di Roma: schedatura a Roma sì e a Berlino no?

Detto questo, dove potrebbe stare la verità? Forse, come sempre, sta nel mezzo.

Un’affermazione ci deve fare riflettere. L’Associazione degli anestesisti fa sapere che lo scenario è sempre grave:

“I casi di COVID gravi come a Marzo, il virus non è meno aggressivo” .

Se è così dovremmo assistere a quello a cui abbiamo assistito a Marzo: ricoveri a tempesta negli ospedali e morti a migliaia. Se la situazione si aggraverà in Autunno e in Inverno – cosa probabile – ma non ci saranno i decessi registrati a Marzo e ad Aprile bisognerà o no interrogarsi sugli errori commessi denunciati dall’Associazione L’Eretico?

Se la situazione è ancora grave – se, come dice Alessandro Vergallo, presidente dell’Aaroi-Emac, “I pazienti che arrivano in terapia intensiva hanno sviluppato la malattia come nei mesi di inizio della pandemia. Non ci convince chi dice che il patogeno si è indebolito”, perché si stanno riaprendo le scuole in un clima di confusione?

La scuola, per definizione, tra studenti, docenti, personale ATA, genitori e nonni e parenti vari coinvolge i due terzi della popolazione. La scuola – se è vero che il virus non si è indebolito – può diventare un pericoloso fattore di diffusione.

Tre mesi fa si era detto che le aule scolastiche sarebbero state raddoppiate, che il numero degli studenti nelle classi sarebbe stato dimezzato, che il numero dei docenti sarebbe stato raddoppiato. Stanno aprendo le scuole e scopriamo che le aule non sono state raddoppiate ma sono, grosso modo, sempre le stesse e che le ‘classi-pollaio’ sono grosso modo rimaste tali; e scopriamo anche che mancano docenti!

La Ministra della Pubblica Istruzione, Lucia Azzolina, dice che non si deve fare campagna elettorale sulla scuola; siamo d’accordo con lei. Ma la Ministra non può dire, oggi, dopo tre mesi di dibattiti, che in classe gli studenti dovranno tenere la mascherina se il distanziamento tra uno studente e l’altro sarà inferiore a un metro!

Non toccava a lei, lavorando sulle classi e sul numero di docenti, fare in modo di assicurare agli studenti il giusto distanziamento? Tre mesi fa il sindacato autonomo della scuola ANIEF ha messo nero su bianco che per riaprire le scuole in sicurezza occorrevano 8-10 miliardi di euro.

Il capo del Governo Conte e la Ministra Azzolina hanno reperito tale somma? Sembrerebbe di no. E perché tale somme non è stata reperita se l’Italia si è comunque ultra-indebitata? Non è che a fine anno scopriremo che il Governo Conte bis ha investito più risorse per foraggiare non i migranti, ma chi guadagna sui migranti in Italia, tra navi prese in affitto, Centri di accoglienza e servizi vari?

Sarebbe veramente incredibile se dovessimo scoprire che la scuola sta aprendo tra mille dubbi e con molte paure, mentre denaro a profusione è stato speso sotto il segno dei migranti tunisini…

 

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