Il Governo Conte bis, noto per la propria inefficienza, non ce la fa a presentare il piano di spesa dei poco più di 200 miliardi di euro del Recovery fund. Troppe divisioni tra i partiti di maggioranza. Così il Governo ha chiesto a Bruxelles lo slittamento di tre-quattro mesi. Ora ci diranno che servono i 36-37 miliardi del MES?
Il piano per l’impiego dei poco più di 200 miliardi di euro del Recovery Fund o Recovery plan avrebbe dovuto essere pronto entro il 15 Ottobre. Noi non ci abbiamo mai creduto, perché è matematicamente impossibile che l’attuale Governo Conte bis, inefficiente in tutto, sarebbe improvvisamente diventato efficiente. I fatti ci stanno dando ragione: la presentazione del piano per la spesa dei fondi del Recovery plan slitta a Gennaio!
Insomma, il Governo Conte bis non ce la fa a presentare il programma di spesa entro il 15 Ottobre. Troppe divisioni nella maggioranza (o presunta tale). La formula “tutti contro la Lega di Salvini” può andar bene per non far cadere il Governo, non per farlo funzionare.
I partiti che fanno parte della maggioranza non si sono messi d’accordo su come spartirsi poco più di 200 miliardi del Recovery fund. E hanno rinviato tutto di tre-quattro mesi.
Cosa significa questo? Semplice: che se già presentando il piano di spesa entro il 15 Ottobre i fondi sarebbero stati disponibili tra la primavera e l’estate del prossimo anno, con lo slittamento di tre-quattro mesi della presentazione del piano di spesa, i fondi del Recovery Fund destinati all’Italia non potranno essere disponibili prima della fine del prossimo anno.
Il risultato è che, da qui alla fine del prossimo anno, l’Italia dovrà fare a meno del Recovery fund e dovrà continuare ad indebitarsi con gli ‘strozzini’ dell’Unione europea. A meno che – e qui sta forse il senso di tutta l’operazione – il Governo Conte bis non prende in prestito i 36-37 miliardi di euro del MES.
MES, è noto, sta per Meccanismo Europea di Stabilità. Che cosa sia il MES l’abbiamo scritto un sacco di volte: siamo, insomma, alle vette dello ‘strozzinaggio’ organizzato dagli ‘europeisti’: rapina già ‘brillantemente’ sperimentata on la Grecia.
Vedrete: dopo le elezioni amministrative il PD tornerà alla carica proponendo l’utilizzazione dei fondi MES. Del resto, questo è l’obiettivo della Germania, che utilizzerà il MES per far fare all’Italia la fine della Grecia.
Ovviamente, non mancheranno le solite minc…te: il MES non è più quello dei tempi della Grecia, la Troika non interverrà e bla bla bla. Chi dirà queste banalità si premurerà di non spiegare due piccoli ‘dettagli’.
Primo ‘dettaglio’: i trattati internazionali che hanno istituito il MES non sono stati cambiati. Ciò significa che il MES è sempre lo stesso e chi afferma il contrario mente.
Secondo ‘dettaglio’: il MES non funziona secondo la volontà di chi lo gestisce, ma sulla base di meccanismi automatici: se un Paese che ha preso in prestito i fondi del MES ‘sfora’ i parametri (per esempio rapporto Debito/PIL) finisce automaticamente sotto “osservazione”.
Anche in questo secondo caso, chi nasconde questo ‘dettaglio’ sta soltanto cercando di prenderci in giro!
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