I ‘ragazzi’ di Palazzo d’Orleans e degli assessorati al Territorio e Ambiente e dell’Agricoltura stanno facendo un po’ di confusione, sollevando la polvere. Ma quando la polvere si deposita nel terreno tutto torna visibile, anche le furbate, tipo disegni di legge e delibere di Giunta che valgono poco o nulla… Le precisazioni del segretario generale del SIFUS CONFALi, Maurizio Grosso. ‘E l’atri sinnacati chi fini ficiru’?
C’è un po’ di confusione sulla vicenda degli arretrati corrisposti agli operai della Forestale della Sicilia. Anzi, se dobbiamo essere precisi, di confusione ce n’è tanta, forse troppa. Noi ci siamo già occupati di questa storia lo scorso 4 Settembre, quando abbiamo dato notizia di un disegno di legge presentato dal Governo regionale – a firma degli assessori regionali Toto Cordaro (Territorio e Ambiente) e Edy Bandiera (Agricoltura). Provvedimento che ha solo significato politico, ma che vale zero fino a quando il Parlamento siciliano non lo approverà.
Tra l’altro, ammesso che il disegno di legge venga approvato, bisognerà capire cosa ci sarà scritto nella legge. Insomma, fino a questo momento, con tutto il rispetto per i due assessori regionali, stiamo discettando del nulla: che è, grosso modo, ciò che l’attuale Governo regionale ha fatto fino ad oggi in materia di forestazione e di tutela dei boschi dell’Isola…
Qualcosa in più in più la leggiamo in un veloce – forse un po’ troppo veloce – articolo pubblicato sul Giornale di Sicilia on line dal titolo molto diretto:
“Forestali, dalla Regione sospeso il recupero degli aumenti non dovuti”.
Leggendo l’articolo, pero, qualcosa a noi non torna:
“Sospeso il recupero degli aumenti non dovuti dai forestali negli ultimi 11 anni. La Regione, con la formula del disegno di legge, ha approvato la sanatoria”.
In genere, un disegno di legge, fino a quando non diventa legge, rimane un disegno di legge: cioè un’intenzione. Insomma, per dirla tutta, la Regione, “con la formula del disegno di legge” non può approvare alcunché!
Il Giornale di Sicilia ricorda che la manovra da 30 milioni di euro del 2009 è stata giudicata illegittima dalla Cassazione.
“Aumenti considerati dalle opposizioni delle regalie – leggiamo sempre nel Giornale di Sicilia – in vista delle elezioni europee, di cui beneficiarono circa 20mila forestali che avrebbero dovuto restituire somme comprese tra 500 e 2mila euro annui, concessi per circa quattro anni e in base alla fascia di appartenenza”.
Se non ricordiamo male, in quell’anno, gli operai della Forestale della Sicilia erano poco più di 25 mila: e questo è un dato importante e più avanti illustreremo perché.
Scrive Vincenzo Figuccia, deputato dell’Udc all’Ars e leader del Movimento Cambiamo la Sicilia:
“Finalmente giustizia è stata fatta con l’approvazione della delibera di Giunta che sospende le trattenute in busta paga a danno di migliaia di forestali. Si riafferma così il primato di una politica che deve assumersi le responsabilità anche di eventuali errori che una certa politica qualunquista del passato ha fatto. Quella dei superminimi stava diventando una triste storia, un boomerang che si ritorceva contro gli operai del comparto che ogni mese avrebbero dovuto restituire somme indebitamente percepite, almeno secondo quanto stabilito dalla Cassazione. Ma con il provvedimento che abbiamo chiesto ed ottenuto ieri dal Governo regionale riaffermiamo il primato di una politica di buon senso che recupera dunque non sulla pelle dei lavoratori ma con una manovra ad hoc, quelle somme quantificabili in circa 30 milioni”.
Anche il comunicato di Figuccia – parlamentare che noi apprezziamo – non ci convince molto: siamo sicuri che una delibera di Giunta basti per sospendere “le trattenute in busta paga a danno di migliaia di forestali?”. Non è che, magari, occorre qualche altro provvedimento amministrativo?
Figuccia scrive che il provvedimento del Governo regionale “recupera dunque non sulla pelle dei lavoratori ma con una manovra ad hoc, quelle somme quantificabili in circa 30 milioni”.
A noi invece – almeno fino a questo momento – risulta una cosa un po’ diversa. Noi, infatti, siamo fermi a un post su Facebook scritto dal segretario generale del SIFUS CONFALI, Maurizio Grosso. Che, per la cronaca, in questa storia è l’unica organizzazione sindacale che ci sta mettendo la faccia.
Secondo Maurizio Grosso, i 30 milioni di euro per chiudere questa storia il Governo regionale li vorrebbe prendere “ugualmente dai forestali, sottraendo dalle loro tasche i legittimi aumenti salariali previsti dal rinnovo del prossimo contratto”.
Detto in parole semplici, gli operai della Forestale – che peraltro nella maggioranza dei casi godono di retribuzioni piuttosto basse – restituirebbero i 30 milioni di euro non ricevendo gli aumenti contrattuali!
Ma c’è di più, come segala sempre nel post su Facebook il segretario generale del SIFUS CONFALI: quando gli aumenti contrattuali oggi contestati sono stati erogati gli operai forestali erano poco più di 25 mila; oggi gli operai della Forestale siciliana sono poco più 19 mila, circa 6 mila in meno rispetto al 2009.
Ciò significa che i 30 milioni di euro dovrebbero essere restituiti – dice sempre Maurizio Grosso – dagli attuali 19 mila operai della Forestale, che dovrebbero pagare pure le quote di chi è andato in pensione.
“SIFUS CONFALI – scrive sempre Maurizio Grosso – SI OPPORRÀ CON TUTTE LE SUE FORZE A QUESTO MECCANISMO PERVERSO ED INVITA PERTANTO I FORESTALI SICILIANI A SOTTOSCRIVERE I 2 MODELLI RAPPRESENTATI NELL’ODIERNA CONFERENZA STAMPA IN MANIERA DA RESPINGERE IL PAGAMENTO DEGLI ARRETRATI AL MITTENTE. IN CONCLUSIONE, CARO GOVERNO MUSUMECI, GLI ARRETRATI CONTRATTUALI NON RAPPRESENTANO PER I FORESTALI UNA VINCITA AL GRATTA E VINCI, MA UNA QUOTA PARTE DI SALARIO CHE ANZICHE’ ESSERE STATO DA LORO PERCEPITO IN BUSTA PAGA (TRA IL 2006 E IL 2009), E’ STATO LIQUIDATO IN NETTO RITARDO ( TRA IL 2010 E IL 2012) ED OGGI, VOLETE RAPINARGLIELO. I 30 MILIONI DOVETE TROVARLI ALTROVE COME IL SIFUS AVEVA PROPOSTO ATTRAVERSO UN EMENDAMENTO (PRIMO FIRMATARIO L’ON. VINCENZO FIGUCCIA) ALL’ARS IN OCCASIONE DELL’APPROVAZIONE DELL’ULTIMA LEGGE FINANZIARIA”.
P.s.
Abbiamo capito che gli unici lavoratori della Regione siciliana che hanno percepito “illegittimi rinnovi contrattuali” sono gli operai della Forestale siciliana, che sono in massima parte precari. Invece alla presidenza della Regione, nei dodici assessorati regionali e in tutti gli altri uffici della Regione tutto è stato a norma di legge. Perfetto…
QUI L’ARTICOLO DEL GIORNALE DI SICILIA