Ci sono delle cose che non comprendiamo. Il Governo nazionale ha impugnato davanti al TAR Sicilia l’ordinanza del Governatore della nostra Isola che prevede la chiusura di Hotspot e Centri di accoglienza migranti. Poi, però, apprendiamo che, a Messina, Comune e Prefettura hanno chiuso Hotspot e Centro di accoglienza migranti della città!
Il sindaco di Messina, Cateno De Luca, annuncia in un comunicato che il Centro di accoglienza della sua città è stato chiuso. Questo avviene nello stesso giorno in cui il Governo nazionale ha impugnato l’ordinanza del Governatore della Sicilia che prevede la chiusura degli Hotspot e dei centri di accoglienza migranti della Sicilia.
Confessiamo che siamo un po’ confusi: perché il Centro di accoglienza di Messina è stato chiuso mentre gli altri Centri di accoglienza migranti della Sicilia debbono restare aperti? Forse il Centro di Messina presenta maggiori rischi – ad esempio – dell’Hotspot di Lampedusa?
Vediamo se, leggendo il comunicato del sindaco di Messina, De Luca, riusciamo a capire qualcosa in più:
“La conferma è arrivata in questo momento: il Centro di accoglienza della caserma Gasparro di Bisconte sarà chiuso – dice De Luca -. L’esito dei tamponi effettuati oggi per i 40 migranti che ancora si trovano lì ha dato esito negativo, quindi da domani saranno trasferiti in altre località. Dunque, l’impegno preso con la mia comunità, per il quale entro il 28 di Agosto avrei chiuso tutto è stato rispettato: abbiamo ottenuto sia la chiusura dell’hotspot che del Centro di accoglienza”.
Continuiamo a non capire: il presidente della Regione siciliana, con un’ordinanza, ha disposto la chiusura degli Hotspot e dei Centri di accoglienza migranti della nostra Isola. Il Governo nazionale ha impugnato davanti al TAR Sicilia (Tribunale Amministrativo Regionale) l’ordinanza del Governatore siciliano.
Ora apprendiamo che il sindaco di Messina ha fatto chiudere sia l’Hotspot, sia il Centro di accoglienza. Lo ha fatto con o senza il consenso del Governo nazionale?
Continuiamo a leggere il comunicato del sindaco della Città dello Stretto:
“L’ordinanza che ho fatto il 15 Luglio scorso è vero che è stata impugnata dalla Prefettura di Messina però si è aperto un confronto e una collaborazione che ha portato prima alla chiusura dell’Hotspot e, nelle prossime ore, anche alla chiusura del Centro di accoglienza. Questo ci porta a ribadire che alla fine, dal confronto-scontro, quando si danno dei termini congrui per poter raggiungere l’obiettivo, ne beneficiano tutti. Per me dunque, la vicenda dell’ormai ex Hotspot e dell’ormai ex Centro di accoglienza di Bisconte può ritenersi chiusa, con un impegno che è stato mantenuto”.
Da quello che capiamo, le due strutture di Messina sono state chiuse dopo un “confronto” e con la “Collaborazione” tra Comune e Prefettura di Messina. E siccome le Prefetture fanno capo al Ministero degli Interni, ebbene, ci piacerebbe capire il perché a Messina Hotspot e Centro per l’accoglienza migranti sono stati chiusi, mentre gli altri Hotspot e Centri di accoglienza per migranti della Sicilia dovrebbero restare aperti!
“Abbiamo scongiurato il rischio – conclude il Sindaco peloritano – di mantenere una struttura che ha messo a repentaglio la pubblica e privata sicurezza. Ricordo che, nell’arco di un mese, sono fuggiti da quella struttura oltre 50 migranti e ovviamente non potevamo accettare che questa situazione creasse un pericolo costante. Mantenere in vita una struttura che oltre a essere inadeguata era abusiva, sarebbe stato nocivo sia per i migranti che per la comunità locale. Ringrazio il Prefetto Librizzi per la celere comunicazione: andiamo avanti nel rapporto di sana collaborazione per il bene dei siciliani”.
Da quello che noi sappiamo le fughe di migranti si sono verificate anche in altri Hotspot e Centri accoglienza della Sicilia, mettendo a repentaglio, anche in questi casi, “la pubblica e privata sicurezza”.
A noi che a Messina abbiamo sbaraccato strutture che creavano problemi non può che fare piacere. Complimenti al sindaco della Città dello Stretto che sa difendere i propri cittadini. Vorremmo capire, però, perché in altre parti della Sicilia, dove le condizioni sono uguali, se non peggiori di quelle di Messina gli Hotspot e i Centri per l’accoglienza migranti dovrebbero restare aperti.