Ancora una volta, alle promesse dell’attuale Governo regionale di Nello Musumeci non stanno seguendo i fatti. “Oggi l’unica certezza è che i lavoratori storici vengono offesi nei loro diritti e nella loro dignità aspettando la pubblicazione di un Albo, il pagamento del Fondo di Garanzia e l’applicazione di una legge a loro tutela”
dal segretario regionale del SIFUS CONFALI
Costantino Guzzo
riceviamo e pubblichiamo
Il 3 Settembre i lavoratori storici iscritti al SIFUS e percettori del Fondo di Garanzia scenderanno in piazza a Palermo per rivendicare il mancato pagamento, malgrado la priorità data alla delibera di Giunta da parte del Presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, e malgrado tutte le promesse fatte dall’assessore alla Formazione professionale, Roberto Lagalla, nelle ultime riunioni con la nostra Organizzazione sindacale
Oggi la verità è che questo Governo regionale (in coerenza con i Governi precedenti di Raffaele Lombardo e Rosario Crocetta), con gli Assessori pro tempore e quelli attuali di riferimento (Roberto Lagalla e Antonio Scavone), continua a non applicare leggi regionali vigenti (tipo la 25/93 ), trovando scuse che francamente in uno Stato di diritto lasciano basiti.
Basta ricordare che l’assessore Lagalla, malgrado il richiamo nel famoso Avviso 2, dove pur vantandosi di aver messo in moto una macchina ferma da anni, omette di dire che i lavoratori storici, oltre ad avere avuto incarichi con poche ore, sono stati reclutati con contratti che, di certo, non sono riconducibili al Contratto nazionale 2011/2013.
Ha la presunzione di affermare, l’assessore, che la legge regionale 25/93 non si può applicare per i contenziosi persi in Tribunale dai lavoratori storici, omettendo di dire che, oltre a dover nominare un commissario ad acta (proprio per via delle sentenze passate in giudicato), un’amministrazione non è tenuta a giudicare ma ad applicare le leggi.
Ancora peggio è l’assessore Scavone che, al tavolo nazionale, ha detto che la legge era obsoleta (come se le leggi fossero dei latticini), pur essendo stato il suo assessorato condannato al pagamento delle spese processuali e ad aprire le liste di mobilità. Tutto questo grazie ad un Dirigente Generale pro tempore, la Dott.ssa Francesca Garoffalo, che, oltre ad interpretare le leggi (ma non c’è il dubbio del danno erariale?), si rivolge nuovamente all’Avvocatura dello Stato, anche se l’assessorato al Lavoro è stato già condannato.
Di certo non è la graduatoria dell’Avviso 8 presentata in questi giorni ed imposta dal CGA. E le promesse fatte in campagna elettorale dall’attuale Presidente della Regione ai lavoratori storici? Oggi l’unica certezza è che i lavoratori storici vengono offesi nei loro diritti e nella loro dignità aspettando la pubblicazione di un Albo, il pagamento del Fondo di Garanzia e l’applicazione di una legge a loro tutela.
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