La prima domanda è: la convenzione prevede la nave di riserva? Seconda domanda: la nave di riserva deve essere indicata prima? Ma cosa sta succedendo in queste due rotte? Navi che vanno, navi che vengono, navi che perdono portelloni, navi sostituite, navi in disarmo…
Presidente della Regione siciliana Nello Musumeci e assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone: non c’è un po’ di confusione, in questo momento, nei trasporti marittimi tra la Sicilia e i suoi arcipelaghi, con riferimento alle tratte Porto Empedole-Lampedusa-Linosa e Trapani Pantelleria?
Riassumiamo. La nave Sansovino che dovrebbe collegare Porto Empedocle con le isole Pelagie (Lampedusa e Linosa) – caso unico nella storia della navigazione in Sicilia – ha perso il portellone centrale nel mare di Linosa.
L’aliscafo ‘Mirella Morace’ – che collega Trapani con Pantelleria – che va in avaria.
Ma è la situazione delle navi, presidente Musumeci e assessore Falcone, che desta perplessità. Proviamo a capire il perché.
Per ora – è noto – manca una nave: la Sansovino, alla ricerca del portellone centrale in fondo al mare. In realtà, come ora racconteremo, di navi ne mancano due.
Dopo che il portellone della Sansovino è finito in fondo al mare la Caronte&Tourist Isole Minori, per coprire la linea statale Porto Empedocle -Lampedusa-Linosa, sta utilizzando la nave Lampedusa che fa capo alla Società Traghetti delle Isole, società controllata dai Franza e dai Matacena.
Va tutto bene? Da quello che a noi risulta non si direbbe. La Lampedusa è una nave di 46 anni: una nave, insomma, un po’ vecchiotta che, forse, non sembra molto idonea per svolgere regolare attività per le Pelagie. Ed è proprio per questo che, dopo un periodo in servizio tra Porto Empedocle e Lampedusa-Linosa, è stata utilizzata per il collegamento fra Trapani e Pantelleria.
Ora è tornata ad essere utilizzata sulla linea Porto Empedocle-isole Pelagie, tra i mugugni dei passeggeri e, soprattutto, degli autotrasportatori.
Sorge spontanea una domanda: se la nave Lampedusa svolgeva il servizio sulla rotta tra Trapani e Pantelleria quale nave, oggi, copre questa linea? Ci dicono la nave Cossyra che, a propria volta, per contratto, deve svolgere l’attività per conto della Regione sulla Porto Empedocle-Lampedusa. E la nave Cossyra non è anche quella che dovrebbe trasportare particolari come i combustibili sia nelle Pelagie, sia a Pantelleria?
Non c’è un po’ di confusione? Questi giochi di navi che vanno, navi che vengono e, soprattutto, navi che mancano non sono un po’ strani, presidente Musumeci e assessore Falcone?
Noi abbiamo accennato al fatto che di navi, in questo momento, ne mancano due. La prima nave che manca all’appello è quella che ha perso il portellone: la Sansovino. Ci dovrebbe essere una nave di riserva: la Pietro Novelli.
Ma – e questa è la notizia – la nave Pietro Novelli è in disarmo a Palermo dal 16 Aprile di quest’anno.
Ora non vogliamo entrare nei perché e nei per come la nave di riserva non sia stata prontamente inviata a coprire la linea statale scoperta tra Porto Empedocle e le isole Pelagie.
Quello che vogliamo capire è: esiste una nave di riserva? la presenza della nave di riserva viene inserita nella convenzione, indicando il nome della stessa nave? Chi è che dovrebbe controllare il via vai delle navi, soprattutto su queste due linee, come dire?, un po’ sofferte?
Presidente Musumeci e assessore Falcone, per concludere: noi abbiamo la sensazione che, con la privatizzazione, il servizio di trasporti marittimi in Sicilia sia peggiorato. Voi che ne pensate?
Foto tratta da Traghetti delle Isole