I governanti siciliani l’hanno presentata come un’opera storica. Ma dopo meno di due mesi si scoprono problemi tecnici ed è tutto bloccato. La solita politica siciliana presenzialista, arruffona e inconcludente
di Eolo III
Ricordate l’inaugurazione delle sedi delle biglietterie nelle isole degli arcipelaghi siciliani? Tutto a posto, tutto fatto, con tanto di fotografie ricordo dei governanti siciliani che si ‘cassariavano’ tutti:
“Come siamo bravi di qua, come siamo bravi di là”.
Ma bravi a fare che cosa? Almeno per ciò che riguarda l’isola di Vulcano, nelle Eolie, la biglietteria è già fuori uso. O meglio, per essere precisi, non la biglietteria non è mai entrata in uso. Perché?
Da quello che ci raccontano, sembrerebbe che quest’opera – annunciata come vulcanica in onore al vulcano di Vulcano – non sia ancora dotata degli allacciamenti alla fognatura. E sembra che ci sia ancora da risolvere qualche altro problema tecnico-strutturale.
Ma allora perché la fretta dell’inaugurazione in pompa magna? Al solito: era iniziata l’estate e fare un po’ di ‘cinema’ alle isole Eolie – magari per godersi qualche ora di mare e di sole – fa sempre un certo effetto.
Poi il presentarsi con il “Finalmente le isole della Sicilia hanno le biglietterie” è cosa impagabile: volete mettere?
Peccato che il bel film, a Vulcano, si stia trasformando in un’operetta oscena. E già c’è qualcuno che sussurra:
“Ma scusate, invece di questa farsa della biglietteria che c’è e non c’è non sarebbe stato più serio e più costruttivo sistemare il pontile fuori uso da circa cinque anni?”.