In questo breve ed incisivo commento, con la sua consueta chiarezza, il filosofo marxista Diego Fusaro dimostra che il ‘capo’ della Lega, Matteo Salvini, e la ‘capa’ di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, fanno tutto, tranne che opposizione: soprattutto opposizione ai disastri dell’Unione europea dell’euro
di Diego Fusaro
Sul piano politico nazionale, il dramma non è soltanto dato, com’è evidente,
Ma, dicevo, il dramma non è solo questo. Oltre a questo, è anche l’assenza di un’opposizione. E ciò appare evidente non appena si consideri che quella che si autocelebra come opposizione è, in realtà, una nuance, una sfumatura del medesimo. E il medesimo è l’ordine liberista del mercato sovrano. È, se si preferisce, il liberismo, che è la razionalità politica del mercato assoluto: governare per il mercato, questo fa il destriero del liberismo, sia con in sella le sinistre fucsia, sia con in sella le destre bluette.
È il sistema che appello dell’alternanza senza alternative, il fundamentum del totalitarismo liberista: nei cui spazi si può essere liberisti di destra, liberisti di centro e liberisti di sinistra. Ma non si può non essere liberisti, pena l’essere demonizzati come totalitari e pericolosi per il sacro ordine dei mercati.
Pensate davvero che sia opposizione chi, con Salvini, dice che l’euro è irreversibile e che Mario Draghi farebbe al caso nostro? Pensate davvero che sia opposizione chi, con Meloni, afferma che il debito pubblico è un problema e abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità?
La vera opposizione, se vi fosse, dovrebbe opporre al liberismo il socialismo, all’individualismo il comunitarismo, al mercato sovrano lo Stato sovrano, alle decisioni dei mercati quelle del popolo sovrano, all’atlantismo il multipolarismo, al nazionalismo e al globalismo l’internazionalismo degli Stati sovrani solidali.
Insomma, l’opposizione, quella vera, non è rappresentata nel Parlamento italiano. E temo di poter dire lo stesso dell’intera area europea.
Foto tratta da Globalist