Se Franco Calderone pensa a una class action per risarcire gli agricoltori le cui aziende sono state danneggiate, il presidente di Confragricoltura Sicilia, Ettore Pottino, chiede che ai cacciatori siciliani venga data la possibilità di cacciare i cinghiali tutto l’anno
Due giorni fa abbiamo dato la notizia di un agricoltore rimasto intrappolato sul suo trattore circondato da una ventina di cinghiali affamati che mangiavano le radici del suo vigneto. Oggi registriamo un aggiornamento: a quanto pare, molti agricoltori siciliani, stanchi di subire danni alle colture da parte dei cinghiali che scorrazzano liberamente in zone sempre più ampie della nostra Isola, starebbero vagliano la possibilità di presentare una class action per farsi pagare i danni.
“Molti agricoltori – ci dice Franco Calderone, titolare dell’azienda agricola Buceci dalle parti di Marineo (è lui che è rimasto bloccato sul trattore, circondato dai cinghiali) – non sanno nemmeno a chi si debbono rivolgere quando le proprie aziende subiscono i danni a causa dei cinghiali. Stiamo ragionando su come difenderci, visto che nessuno si occupa dei cinghiali che vivono in libertà, il cui numero aumenta di anno in anno”.
“Io, per esempio, ho più volte denunciato alle autorità preposte i danni subiti nella mia azienda a causa dei cinghiali – aggiunge Calderone -. Ma ancora aspetto le risposte. L’unico modo per farci ascoltare, e per provare a farci risarcire i danni, è quello di essere in tanti e, insieme, rivolgersi alla Giustizia. Se qualcuno pensa che gli agricoltori siciliani, oltre ai danni che subiscono ogni giorno causa della globalizzazione dell’economia, si accolleranno anche i danni provocati dai cinghiali si sbaglia. Invito tutti gli agricoltori siciliani interessati a questo problema a partecipare all’iniziativa. Oggi, grazie a Facebook, non è difficile ritrovarsi e concertare una strategia comune”.
“I cinghiali sono diventati un problema serio per gli agricoltori – ci dice Ettore Pottino, presidente di Confagricoltura Sicilia -. Pensate che, quest’anno, sono arrivati anche nella mia azienda cerealicola di Resuttano. Di solito i cinghiali non vanno nei campi di grano. Ma, a quanto pare, il fatto di essere diventati tanti e di essere sempre più affamati li spinge un po’ dovunque. La politica siciliana non può fare finta che il problema non esiste”.
Chiediamo a Pottino cosa bisognerebbe fare per fronteggiare quella che è diventata un’emergenza. “La risposta è molto semplice – risponde il presidente di Confagricoltura Sicilia -. Bisogna aprire la caccia ai cinghiali tutto l’anno. I cinghiali i provocano danni enormi alle colture, creando problemi ad un settore, l’agricoltura, che di problemi ne ha già tanti. Non c’è bisogno di fare filosofia. Diamo ai cacciatori siciliani la possibilità di cacciare i cinghiali tutto l’anno e il problema rientrerà in tempi brevi”.
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