La famiglia del giovane medico di San Cataldo, ucciso nella notte tra il 14 e il 15 Febbraio del 2015 nella discoteca Goa di Palermo, non ha mai creduto alla versione ufficiale. Ora è arrivata la svolta: una nuova autopsia disposta dal Gip del Tribunale di Palermo. Una storia fino ad oggi mai chiarita del tutto
Svolta nella vicenda della morte di Aldo Naro, il giovane medico di San Cataldo ucciso a Palermo nella notte tra il 14 e il 15 Febbraio del 2015 nella discoteca Goa durante una rissa. Una storia mai del tutto chiarita che, adesso, si arricchisce di un colpo di scena: il via libera della magistratura del capoluogo siciliano alla riesumazione del cadavere del giovane. Così, infatti, ha deciso il Gip del Tribunale, Filippo Serio, che ha affidato l’incarico di effettuare una nuova autopsia a un collegio di periti del quale fanno parte i professori Pietrantonio Ricci, Domenico Laganà e Umberto Sabatini, docenti presso l’università Magna Grecia di Catanzaro.
Noi ci siamo occupati della morte di Aldo Naro. I Nuovi Vespri non si occupa quasi mai di cronaca nera. Ma questa vicenda ci colpì per le modalità di questo omicidio e per le polemiche che, sin dalle prime battute, hanno contraddistinto una storia che, sin dalle prime ricostruzioni, sembrava un po’ strana.
Dopo oltre quattro anni, come già ricordato, è arrivata la svolta: ci sarà una seconda autopsia e l’esame diagnostico verrà effettuato mediante il moderno metodo della “virtopsy” in formato 3D.
“Il giudice – leggiamo sul Giornale di Sicilia on line – ha chiesto ai periti di accertare le cause e la modalità della morte di Aldo Naro, oltreché una precisa mappatura delle lesioni riportate dal ragazzo in conseguenza del pestaggio subito la notte tra il 14 e il 15 febbraio 2015 all’interno della discoteca Goa di Palermo”.
“La svolta – leggiamo sempre sul Giornale di Sicilia – nasce a seguito della battaglia condotta da parte dei legali della famiglia Naro, gli avvocati Salvatore e Antonino Falzone, i quali hanno anche depositato una consulenza di parte che sconfessa la tesi sostenuta dal prof. Paolo Procaccianti secondo cui Aldo Naro sarebbe morto a causa di un solo calcio alla nuca. La consulenza della famiglia Naro è firmata dai medici catanesi Giuseppe Ragazzi e Salvatore Cicero”.
“Grazie a questa consulenza – spiegano gli avvocati Falzone (sempre nell’articolo del Giornale di Sicilia) – siamo riusciti a ottenere da parte del Gip di Palermo l’iscrizione nel registro degli indagati per il reato di omicidio volontario in concorso di tre buttafuori in servizio al Goa. Dunque ricominciano le indagini. Si tratta di un primo passo importante in questa oscura e per certi versi inquietante vicenda”.
I familiari del giovane medico di San Cataldo non hanno mai creduto alla verità ufficiale.
Ricordiamo che il 18 novembre del 2015 Andrea Balsano, oggi maggiorenne, è stato condannato dal Tribunale per i minorenni a dieci anni di carcere per omicidio volontario.
In un articolo che abbiamo pubblicato il 7 Giugno del 2016 scrivevamo di nuove rivelazioni depositate dai genitori di Aldo Naro al Tribunale di Palermo:
“Non di rissa si è trattato, per quanto di seguito sarà detto ed in mancanza di lesioni e/o percosse subite da alcuno degli altri partecipanti, ma di omicidio volontario in concorso in danno di Aldo Naro, eseguito con abile maestria e camuffato da spiacevole, e pressoché involontaria conseguenza di una delle tante liti tra ragazzi, che con ordinaria frequenza, si ripetono nei luoghi di ritrovo”.
“Fino ad oggi – leggiamo sempre nel nostro articolo del 7 Giugno 2016 – l’unico ad essere condannato di omicidio volontario è stato, come già ricordato, il giovane minorenne Andrea Balsamo che, secondo le indagini e la sua confessione, avrebbe sferrato il colpo mortale ad Aldo Naro dopo una rissa scoppiata perché il giovane avrebbe sottratto il capellino allo stesso Naro. In realtà, molte cose di questa storia fino ad ora conosciute non quadrano. Come mai – stando a quello che viene fuori dalle testimonianze degli amici di Aldo – in quel momento alcuni buttafuori del Goa si trovano dentro il privèe di Aldo Naro quando ognuno di loro aveva dei compiti ben precisi da eseguire all’interno della discoteca?”.
Nell’articolo riportavamo alcune testimonianze che trovate qui.
Il ‘caso’ di Aldo Naro, dopo l’udienza preliminare spuntano altri retroscena?
A proposito della morte di Aldo Naro: la rettifica di Simona Di Benedetto
QUI L’ARTICOLO DEL GIORNALE DI SICILIA