La nostra sembra una proposta campata in aria, ma in realtà è in linea con una città amministrata da geni che, in quanto tali, debbono occuparsi solo di cose eccelse e – giustamente – non possono perdere tempo con discorsi foscoliani. Le chiese potrebbero diventare la chiave di volta per far risplendere Palermo di una sana luce medievale, rilanciando magari la tradizione della chiesa dei Cappuccini…
Davanti alle bare accatastate a Palermo in un cimitero che, alla fine, è lo specchio fedele della città, noi vogliamo lanciare la nostra proposta: siccome non possiamo pretendere che l’attuale amministrazione comunale, che ha tante cose imporranti a cui pensare – il Tram, i parcheggi, i migranti – possa trovare il tempo di occuparsi di questo problema, ebbene, si potrebbe dare al capoluogo della Sicilia un tocco medievale, tornando alla sepoltura dei defunti nelle chiese.
Del resto, a Palermo non c’è forse il percorso Arabo-Normanno? E allora perché non pensare anche a un sano ritorno al Medioevo? Forse è più civile tenere le bare accatastate in attesa che arrivi Godot?
Ricordiamo che, all’inizio, i cristiani non erano molto d’accordo con l’idea della sepoltura nelle chiese. Poi, però, piano piano si sono abituati. Si tratterebbe, volendo, di un ritorno alle origini.
Palermo ha tantissime chiese. Nelle più antiche ci sono ancora tombe. Ebbene, potrebbe essere un’ottima soluzione, utilizzando anche gli spazi attigui alle stesse chiese.
Guardate che il risparmio sarebbe enorme: finito il funerale, zact!, il morto resta lì dove si trova, senza trasporto al cimitero e camurrie varie. Come si usa dire in Sicilia, casa e putia…
I posti si esaurirebbero presto? Non è detto. Perché, oltre agli interni delle chiese, si potrebbero utilizzare, come già accennato, gli spazi attigui alle stesse chiese. Poi, una volta esauriti gli spazi esterni attigui alle chiese, si potrebbe pensare anche ad ampliamenti.
Passando, ovviamente, dalla Commissione Urbanistica del Comune di Palermo, che è un esempio di ‘trasparenza’ e di soluzioni innovative…
Per esempio, i grandi parcheggi che debbono essere realizzati insieme con le nuove linee di Tram: siccome uno o prende il Tram o prende l’auto, i parcheggi potrebbero non essere utilizzati e dovrebbero comunque essere pagati dai cittadini.
A questo punto si potrebbero utilizzare i parcheggi a più piani da trasformare in piccoli ma sinceri cimiteri a più piani, magari con l’ascensore.
“Dove vai?”.
“Salgo un attimo al terzo piano a salutare il nonno”.
Tra l’altro, il ritorno delle salme nelle chiese potrebbe rilanciare la gloriosa attività della chiesa dei Cappuccini di Palermo: si creerebbero tanti posti di lavoro – con i sindacati che sovraintendono alle assunzioni – per tornare ai fasti dell’imbalsamazione. Il richiamo turistico sarebbe enorme!
Occupazione e turismo: che volete di più?
Vi preghiamo, non storcete il naso nel leggere la nostra proposta. A sbagliare siete voi scettici che continuate a pensate che un’amministrazione comunale – quella di Palermo ‘capitanata’ dal sindaco Leoluca Orlando – che si occupa di cose grandiose, eccelse, memorabili e imperiture debba trovare il tempo per queste banalità foscoliane!
Guardate alle cose concrete. Pensate a una famiglia con il nonnino novantenne e la chiesa sotto casa che sta esaurendo i posti-loculi:
“Nonno, vedi che c’è l’ultimo posto in chiesa: se lo prendi tu ci vediamo ogni Domenica alla Santa Messa, vedi di darti una mossa…”.