I migranti non debbono sbarcare in Sicilia non per un capriccio, ma perché c’è un’emergenza sanitaria. I migranti che arrivano dall’Africa, se positivi al Coronavirus, rappresentano, infatti, un potenziale pericolo per la popolazione. La Regione e le imprese turistiche si attivino per chiedere i risarcimenti allo Stato, così com’è avvenuto qualche anno fa per il Comune di Milano
Quello che sta succedendo in queste ore in Sicilia in materia di immigrazione impone una riflessione politica. Anche per rispondere ai ‘buonisti’ – a cominciare da Papa Bergoglio – che predicano sbarchi di migranti senza fine al tempo del Coronavirus.
Cominciamo con una contraddizione tutta interna al Governo italiano di Giuseppe Conte. Il presidente del Consiglio, in queste ore, ha chiesto la proroga dello stato di emergenza fino al 31 Dicembre causa Coronavirus. Dopo di che autorizza lo sbarco di migranti in Sicilia.
Se in Italia c’è ancora l’emergenza perché autorizza gli sbarchi di migranti che arrivano da un’area dove il Coronavirus è in via di diffusione? Forse la Sicilia non fa parte dell’Italia?
Noi siamo contrari – fermamente contrari – allo sbarco di migranti in questo momento. Nulla contro queste persone. Il problema è che, in questo momento, i migranti potrebbero essere positivi al Coronavirus: cosa che in Sicilia è già avvenuta.
E’ vero o no che a Noto sono stati sistemati migranti positivi al Coronavirus?
C’è anche il problema dei migranti in quarantena che fuggono dai Centri di accoglienza e fanno perdere le proprie tracce. E’ vero o no che questo è avvenuto a Casteltermini?
E’ vero o no che la presenza di questi migranti positivi alo Coronavirus sono un pericolo per la popolazione?
E’ vero o no che in Sicilia si registrano sbarchi ‘fantasma’ di migranti che arrivano e fanno perdere le proprie tracce? E’ vero o no che l’ultimo sbarco ‘fantasma’ di dieci migranti, è andato in scena nei primi di Luglio a San Leone? E’ legittimo o no mettere nel conto che questi migranti che arrivano in Sicilia senza alcun controllo potrebbero rappresentare un pericolo per la popolazione?
Il problema è di ordine sanitario e riguarda la salute pubblica. Poi se qualcuno scambia la tutela della salute pubblica per razzismo, ebbene, è un problema sua e della sua ‘intelligenza’: e, si sa, quando le persone sono troppo ‘intelligenti’…
Le cronache di queste ore raccontano di circa 600 migrati sbarcati a Lampedusa con i barchini. Un centinaio sono già stati trasferiti a Porto Empedocle con il traghetto di linea?
E’ normale utilizzare un traghetto di linea per il trasporto di migranti che potrebbero essere positivi al Coronavirus? O, forse, a Lampedusa, prima di imbarcarli per Porto Empedocle, ai migranti vengono fatte le analisi per verificare il loro stato di salute? E deve vengono effettuate tali analisi? Sul molo?
Ci chiediamo e chiediamo: il traghetto di linea utilizzato per il trasporto di migranti viene poi utilizzato per il trasporto dei comuni cittadini?
Ogni giorno che passa, da oltre due mesi a questa parte – cioè da quando è ricominciato il grande affare dei migranti – scopriamo novità. Non sapevamo, ad esempio, che a Casteltermini, provincia di Agrigento, è stato aperto un Centro per l’accoglienza dei migranti. Così come non sappiamo – ma proveremo a capirlo – dove verranno sistemati i nuovi migranti arrivati a Lampedusa.
Ci permettiamo di ricordare che basta un solo migrante infetto che sfugge ai controlli per creare problemi, figuriamoci quando ne arrivano centinaia!
Supponiamo che un migrante positivo al Coronavirus sfugga ai controlli. Impossibile? Non si direbbe, dal momento che tre migrati in quarantena, come già ricordato, sono fuggiti dal Centro di accoglienza di Casteltermini. Per non parlare dei citati sbarchi ‘fantasma’.
Ebbene, supponiamo – come già scritto – che uno di questi migranti sia positivo al Coronavirus. Da qualche parte andrà, no? Supponiamo che si unisca ad alcuni suoi compagni. Li potrebbe o no infettare?
Supponiamo che lui e i suoi compagni vengano a contatto con altre persone: un negozio di alimentari, un negozio di vestiti, insomma qualunque luogo sociale. E’ legittimo pensare che il numero di infettati potrebbe crescere in proporzione geometrica? E’ legittimo pensare che potrebbero rappresentare un pericolo potenziale per la popolazione siciliana?
Questa storia dei migranti che sbarcano in Sicilia è estremamente pericolosa. Scrive l’assessore regionale alla Salute-Sanità, Ruggero Razza, sulla propria pagina Facebook:
“A Lampedusa sbarcati in oltre 600. E’ stato chiesto l’aiuto della sanità siciliana e poco fa è atterrato un volo sull’isola con test sierologici e tamponi. Ma così continua a non andare bene. Il prezzo lo paga tutto la Sicilia… e lo pagano le sue imprese turistiche e i suoi cittadini”.
Quando qualche anno fa Milano è stata invasa dai migranti – era il tempo del Governo nazionale di Matteo Renzi – il sindaco meneghino ha chiesto il risarcimento e lo Stato lo ha riconosciuto in tempi brevissimi. L’assessore Razza ha calcolato quanto ha speso in questi due mesi la Regione siciliana per l’assistenza sanitaria ai migranti? Il Comune di Milano ha avuto in tempi brevi il risarcimento, e così dovrà essere pure per la Regione siciliana.
In questo caso c’è anche il risarcimento per i danni alle attività turistiche: i sindaci dei Comuni siciliani che stanno subendo danni economici e di immagine a causa della presenza di migranti e i titolari delle aziende turistiche si stanno attivando per chiedere i risarcimenti al Governo nazionale che, in piena estate e in emergenza Coronavirus, sta facendo questo regalo alla Sicilia e solo alla Sicilia?
Foto tratta da Il Messagero