Nel quarto anniversario della nascita del Partito Popolare Don Luigi Sturzo affronta di petto la questione meridionale. E tocca temi che, a distanza di un secolo, sono ancora attuali
“Per arrivare a un risultato sicuro, occorre anzitutto rifare il nostro orientamento, superare la formula dualistica che pone in antitesi Mezzogiorno e governo, anzi Mezzogiorno e Stato, come due entità diverse e in contrasto, come se noi meridionali non fossimo elementi e forze costitutive dello stesso governo e dello Stato italiano. Anzi occorre fare un passo ancora più decisivo. Occorre superare il nostro stato psicologico che ci mette in condizioni di inferiorità, perché nell’accentuare questo contrasto e nel riportarlo alle condizioni diverse con le altre regioni d’Italia (specialmente del Nord), sembra che si attenda un ausilio esterno, lontano, invocato, invece di creare noi un programma politico della questione meridionale, tale da divenire nostra convinzione, nostra formula, nostra forza (al di sopra dei partiti politici che ci dividono) e farlo divenire, con la efficacia delle minoranze convinte, pensiero generale degli italiani. È possibile ciò? Ci saranno questi uomini, questi partiti, questo «club» intellettuale che creerà nel Mezzogiorno la sua nuova coscienza e la sua nuova forza?”.
Don Luigi Sturzo
AVVISO AI NOSTRI LETTORI
Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.-La redazione
Effettua una donazione con paypal