I cinghiali vivono nei boschi. Da qui si muovono per cercare il cibo. E se capitano in un vigneto o in una coltivazione di ortaggi da pieno campo, addio… Il problema non è nuovo e riguarda tutta l’Italia. Noi abbiamo raccolto qualche testimonianza in Sicilia. Per esempio, quella di un agricoltore rimasto su un trattore circondato dai cinghiali, cinghialesse e piccoli cinghiali…
Stamattina abbiamo scritto un articolo sui furti in agricoltura. Un agricoltore ci ha detto:
“Il problema è serio, ma c’è un problema ancora più serio: i cinghiali. Che in Sicilia, per l’agricoltura, spesso, sono un disastro. Arrivano e mangiano tutto quello che trovano. E scavano alla ricerca di tuberi. I danni sono enormi”.
A raccontarci quello che avviene con i cinghiali è Franco Calderone, azienda agricola dalle parti di Marineo, provincia di Palermo, che produce grano e uva da vino. E naturalmente degli ottimi vini. E’ proprio calderone che ci racconta una recente disavventura:
“Ero sul trattore. A un certo punto sono arrivati i cinghiali. Quanti erano? Non li ho contati. Ma erano tanti. C’erano le cinghialesse con i piccoli cinghiali. Credetemi: meglio non incontrarle quando si muovono con i piccoli. Perché attaccano chiunque si avvicina. Ovviamente, sul trattore mi trovavo, e sul trattore sono rimasto fino a quando non sono andati via. Quasi un’ora fermo sul trattore”.
“Cos’hanno combinato? Di tutto – racconta sempre Calderone -. Ovviamente cercavano il cibo. Mangiano tutto quello che trovano. E scavano enormi buche alla ricerca di qualunque cosa da mettere sotto i denti. Le autorità? Non sappiamo più quante volte abbiamo denunciato la presenza dei cinghiali nelle nostre aziende agricole. Allargano le braccia e ci dicono: sapete, gli ambientalisti… Gli ambientalisti dicono che i cinghiali non vanno toccati. Noi abbiamo il massimo rispetto per gli animali, perché viviamo e lavoriamo a contatto con la natura. Però qualcosa si deve fare”.
“Noi ci siamo rivolti all’assessorato regionale all’Agricoltura – racconta sempre Calderone -. Ci siamo rivolti alla Ripartizione faunistico-venatoria. E al distaccamento forestale. Tra lo scorso anno e quest’anno i danni che abbiamo subito e denunciato sono enormi. Lo scorso anno i cinghiali si sono mangiati circa 2 mila quintali di uva. Più due ettari circa di vigneti estirpati, perché per nutrirsi cercano le radici fresche. In due anni abbiamo stimato un danno di 400 mila euro”.
In genere, per quello che noi sappiamo, i cinghiali si trovano nelle aree montane e collinari, tra i boschi.
Cosa, questa, che ci conferma Giuseppe Tatano, titolare di un’azienda agricola dalle parti di Villalba, nel Nisseno, dove produce cereali e lenticchie.
“Dalle nostre parti non ci sono cinghiali – dice -. Questa è una zona cerealicola. Qui non abbiamo questo problema”.
Nelle zone dove non ci sono alberi non è facile vederli. Anche se, qualche volta arrivano anche in città: a Palermo, ad esempio, cinghiali si possono incontrare a passeggio per le via del quartiere dell’Arenella. Nel quartiere di Tommaso Natale, due anni fa, un cinghiale è entrato in un scuola. E’ successo nei primi giorni di Gennaio, durante le vacanza di Natale. Almeno non ha incontrato studenti e docenti…
Un agricoltore – che però non vuole comparire – ci dice che da quando il bosco che si trova, anzi, che si trovava a qualche chilometro dalla sua azienda agricola si è incendiato di cinghiali non se ne vedono più. E la cosa ci ha fatto riflettere…
Abbiamo chiesto cosa pensa ad Ettore Pottino, presidente di Confagricoltura Sicilia:
“I cinghilali? Un problema serio. Ne parliamo da anni. Ci sono anche tavoli nazionali, perché la questione non è solo siciliana. I danni sono enormi. Mangiano tutto quello che gli capita a tiro. E scavano alla ricerca di tuberi e radici. Per noi agricoltori è una iattura. Ci sono i danni per la perdita della produzione. E danni alle piante. Per non parlare dei fossi. Qualcosa si deve fare”.
Già, questione nazionale. I cinghiali sono in problema in Calabria, in Puglia, in Campania (dove la Regione ha approvato un piano d’azione), in Molise, in Abruzzo… Ma lo stesso discorso vale per le Regioni del Nord Italia.
Invasione di prodotti agricoli dall’universo mondo a prezzi stracciati, furti di prodotti agricoli, cinghiali: fare agricoltura è diventato veramente difficile!
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