Da oggi l’assessorato regionale alla Formazione professionale è presidiato dai lavoratori abbandonati. Noi conosciamo l’assessore Roberto Lagalla come un bravo radiologo. Non eravamo al corrente delle sue doti di parlatore. Però, alle parole, dovrebbe fare seguire i fatti, sennò rischia di passare veramente per chiacchierone…
Da stamattina, a Palermo, i lavoratori della Formazione professionale che fanno capo al sindacato SIFUS CONFALI ‘presidiano’ la sede dell’assessorato regionale alla Formazione professionale.
Chiedono il pagamento della Cassa integrazione.
“L’assessore regionale Roberto Lagalla – spiega Costantino Guzzo – si è impegnato in presenza dei parlamentari regionali Vincenzo Figuccia e Nuccio Di Paola”. Ma, da quanto si capisce, nonostante gli impegni assunti, la Cassa integrazione non c’è ancora.
I lavoratori rivendicano la mancata pubblicazione dell’Albo, “elemento fondamentale – spiega Guzzo – per la prosecuzione della vertenza nazionale. Aver disatteso gli impegni, come ha fatto l’assessore Lagalla – precisa ancora Guzzo, che è il responsabile del settore Formazione professionale del FIFUS CONFALI – si configura come l’ennesimo sopruso a danno di tanti lavoratori. Un atto che, in un momento di grave crisi sociale mette a rischio la sopravvivenza di tanti esclusi da ogni diritto, per cui non c’è più tempo per ulteriori finti incontri dove vengono promesse procedure e stabilite scadenze senza che nulla sarà mai raggiunto”.
“Il qualunquismo e soprattutto la lentezza di questo assessore – aggiunge Guzzo – non può più essere più tollerato. Vista la grave situazione economica in cui versano i lavoratori storici di questo comparto, come Segretario regionale di questa organizzazione sindacale mi ritrovo per l’ennesima volta costretto a difendere la dignità umana dei nostri iscritti che viene ripetutamente calpestata dall’amministrazione regionale.
Se l’assessore Lagalla non è in grado di mantenere le promesse fatte, lo invito a dimettersi subito, perché vorrei ricordargli che le promesse non mantenute a Palermo si chiamano ‘CHIACCHIERE e, senza offesa per nessuno, di chiacchiere in questo ultimo decennio ne abbiamo sentito abbastanza”.
I lavoratori attendono che l’assessore Lagalla convochi un tavolo. Ma a quanto ci dicono, il tavolo è stato rinviato a domani.
Altre chiacchiere?
Foto tratta da L’Opinione della Sicilia