Sotto accusa i provvedimenti adottati dall’attuale Governo nazionale. La denuncia è stata presentata alla Procura della repubblica di Roma. Alla denuncia si affianca un ricorso presentato alla Corte di Giustizia europea. Le testimonianze agghiaccianti sulle diagnosi sbagliate e sulle cure inappropriate. Le “linee guida” arrivate ai medici nei giorni del terrore
Gestione della pandemia di Coronavirus in Italia: in arrivo una denuncia presso la Procura della repubblica di Roma e un ricorso alla Corte di Giustizia europea. A presentarla sono il medico legale Pasquale Bacco, il virologo Giulio Tarro e il magistrato Angelo Giorgianni. Sotto accusa i provvedimenti adottati dall’attuale Governo nazionale nei giorni in cui il Coronavirus picchiava duro.
La denuncia verrà presentata dall’Associazione L’Eretico, della quale, leggiamo in un articolo de Il Giornale, “fanno parte già circa 2 mila medici e giuristi”.
Noi conosciamo i protagonisti di tale iniziativa. Tarro è un virologo di fama mondiale, e sono pure molto noti sia Pasquale Bacco, sia il magistrato Angelo Giorgianni.
Per i promotori dell’iniziativa, in Italia, nella gestione della pandemia di Coronavirus o COVID-19 sarebbero stati commessi errori che riguarderebbero vari aspetti: medico-scientifici, epidemiologici e giuridici.
“Approcci diagnostici sbagliati, cure inappropriate, misure di contenimento del contagio e di sicurezza scriteriate, in vigore ancora oggi: per gli esperti de L’Eretico sono stati calpestati i diritti dei cittadini tutelati dalla Costituzione italiana e in sede internazionale”, scrivono Tarro, Bacco e Giorganni nella nota.
Sono accuse molto pesanti, in una vicenda – quella del Coronavirus in Italia – che in alcune zone del Nord del nostro Paese, in proporzione, ha fatto più morti della Prima guerra mondiale!
Agghiacciante la testimonianza di Pasquale Bacco, che nella vita fa il medico legale. Le sue parole le leggiamo sempre su Il Giornale:
“Noi abbiamo ucciso le persone anche se in buona fede perché si era dinanzi ad una situazione nuova, ma in terapia intensiva è stata applicata una cura sbagliata. Si diceva di non utilizzare gli antinfammatori che ora invece sono alla base della nuova terapia, non veniva utilizzata l’eparina ed è stata effettuata la ventilazione profonda. Io ho visto le basi dei polmoni di pazienti COVID, durante le autopsie, ed erano completamente ustionate perché l’ossigeno puro mandato ad una certa pressione ha creato una vera e propria ustione. Poi si creavano le tromboembolie perché l’ossigeno non circolava in quanto i polmoni erano occlusi. I medici hanno seguito le linee guida del Governo utilizzando un protocollo completamente sbagliato. È stato come curare un diabetico con lo zucchero”.
Le linee guida del Governo: e da dove sono arrivate queste linee guida?
E’ la stessa domanda che ci siamo posti quando ancora la pandemia non era esplosa, quando il sindaco di Milano e il sindaco di Bergamo lanciavano le campagne “Milano non si ferma” e “Bergamo non si ferma”, con inviti rivolti a migliaia di persone a uscire e a godersi la vita partecipando a manifestazioni di massa. Per non parlare della partita di calcio Atalanta-Valencia.
Che notizie sono arrivate al sindaco di Milano e al sindaco di Bergamo? E chi gliele ha fornite?
Nell’esposto si affrontano altri temi: per esempio, l’uso delle mascherine, “per il quale lo stesso Ministero della Salute prevede possibili controindicazioni”. E la questione del vaccino che, in realtà, desta perplessità in molti operatori del settore sanitario.
“Il comitato legale dell’associazione L’Eretico – leggiamo ancora sui Il Giornale – ha già predisposto il modulo che i cittadini potranno utilizzare per chiedere al proprio datore di lavoro (o al dirigente scolastico, in caso di scuole) ‘di assumersi la responsabilità civile e penale per gli eventuali danni alla salute derivanti dall’uso del dispositivo. Un modulo analogo è stato preparato per l’assunzione di responsabilità del medico o del pediatra di libera scelta nei confronti del paziente (e dell’Asl nei confronti del medico) laddove sia disposta la somministrazione di un vaccino obbligatorio. Il consenso informato del paziente è richiesto per legge: eventuali controindicazioni derivanti dalla cura devono essere indicate dal medico perché il paziente possa decidere se accettare o meno la cura e i suoi possibili danni’, scrivono gli associati. I moduli sono stati pubblicati sul sito dell’associazione ed ‘è possibile scaricarli gratuitamente’ come fa sapere Bacco”.
“La cosa più brutta – ha concluso il medico legale – è che nessuno ha chiesto scusa, ora è un dato che sono state applicate le terapie sbagliate e nessuno ha detto ‘Abbiamo sbagliato'”.
A nostro modesto avviso, questa denuncia è importante, perché fa chiarezza sulle responsabilità di quanto avvenuto in Italia quando il Coronavirus mieteva migliaia di vittime. Siccome sono già tante le denunce dei familiari dei deceduti, è bene non caricare di responsabilità i medici, che hanno già pagato un tributo elevatissimo. E’ la politica che dovrà rispondere del proprio operato.
Ai medici, come si ricorda in questo articolo, quando della malattia si conosceva poco o nulla, sono arrivate le linee guida. Giusto fare chiarezza su questa storia. E altrettanto giusto è rendere Giustizia, a tutti i livelli, a chi oggi chiede Giustizia.
Foto tratta da Napoli Zon – Zon.it
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