Sono 28 i migranti arrivati a Porto Empedocle, in provincia di Agrigento, risultati positivi al COVID-19 o Coronavirus. Lo scrive su Facebook il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci. Adesso che succede?
Noi sapevamo che a Porto Empedocle, provincia di Agrigento, era sbarcato un migrante positivo al COVID-19. Da un post su Facebook del presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, apprendiamo che i migranti positivi al virus sono ventotto:
“Ventotto migranti positivi al COVID-19 – scrive il presidente Musumeci -. Sono sulla nave in rada a Porto Empedocle, soluzione che con caparbietà abbiamo preteso il 12 aprile scorso dal governo centrale per evitare che si sviluppassero focolai sul territorio dell’Isola, senza poterli circoscrivere e controllare. Oggi si capisce meglio quella nostra richiesta. E chi ha vaneggiato accusandoci quasi di razzismo, oggi si renderà conto che avevamo ragione. Nelle prossime ore andranno adottati provvedimenti sanitari improntanti al Principio della precauzione. Voglio sperare che a nessuno venga in mente di non coinvolgere la Regione nelle scelte che dovranno essere assunte”.
Soprattutto se questi migranti sbarcheranno in Sicilia, aggiungiamo noi.
Ricordiamoci che, solo da qualche settimana – ma guarda che combinazione – si comincia a dire che i positivi non sarebbero in grado vi veicolare l’infezione. Tesi che non tutti condividono.
Ora che succede: chi si carica l’onere di gestire il problema? Il presidente Musumeci fa bene a chiedere chiarezza.
Ricordiamo che un migrante è già ricoverato all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta, nel reparto di Malattie infettive.
Così, per capire: se non ci fosse stata la nave per la quarantena – chiesta dalla Regione e non dal Governo nazionale – i 28 positivi sarebbero già sbarcati in Sicilia?
I lettori che ci seguono lo sanno: da quanto tempi scriviamo che il COVID-19, o Coronavirus, si va sempre più diffondendo in Africa?
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