Ce lo chiediamo perché nel Regno Unito, nella lotta al Coronavirus o COVID-19, sono molto soddisfatti per aver sperimentato una terapia a base di cortisonici. Peccato che la stessa terapia – con lo stesso farmaco, il desametasone – è stata sperimentata in Italia lo scorso Aprile. Tutto documentato e inviato al Ministro Speranza che…
Alla fine il merito se lo sono presi gli inglesi. Tutto il mondo in queste ore sa che per contrastare l’infezione da Coronavirus, o COVID-19 si possono utilizzare con successo i cortisonici. Peccato che già lo scorso Aprile, mentre in Italia la pandemia impazzava, un gruppo di medici italiani ha scritto una lettera al Ministro della Salute-Sanità, Roberto Speranza, indicando proprio questa terapia. Ma, incredibilmente, non hanno ricevuto alcuna risposta!
“Come forse saprete – leggiamo su Il Giornale – ieri l’Università di Oxford ha annunciato di aver realizzato una ricerca su 2 mila pazienti gravemente malati dopo l’infezione da Coronavirus e trattati con il desametasone, un antinfiammatorio steroideo cugino del cortisone e del cortisolo. Stando ai dati, pare che il farmaco abbia ridotto fino a un terzo il rischio di morte dei pazienti. Il tutto grazie ad una spesa di circa 6 euro a confezione. Una grossa speranza, molto economica”.
Già, molto economica: ma sembra che quando la cura contro il Coronavirus è economica non vada bene: è il caso dell’Idrossiclorochina del microbiologo francese Didier Raoult, cura che a un certo punto, è stata messa anche all’indice mentre il mondo intero continua ad utilizzarla!
Tornando al cortisone, adesso, o meglio, dopo due mesi rispetto agli italiani, sono arrivati i londinesi a dire che la cura funziona. Già, i medici italiani. E, in particolare, Roberta Ricciardi, responsabile del Percorso Miastenia dell’Ospedale Cisanello di Pisa, e Piero Sestili, professore ordinario di Farmacologia a Urbino. Questi due scienziati, insieme con altri 50 colleghi hanno inviato, lo scorso Aprile, una lettera al citato Ministro della Salute-Sanità, Speranza, sottoponendogli i risultati della loro ricerca.
Detto i parole semplici, la ‘ricetta’ che questi medici italiani hanno proposto due mesi fa al Ministero della Salute-Sanità è piuttosto semplice: invece di puntare sulle terapie intensive meglio affidarsi al cortisone.
“La cosa incredibile – scrive sempre Il Giornale – è che il loro ‘protocollo’ prevedeva proprio l’uso del desametasone, ovvero il farmaco studiato a Londra. La lettera, spedita il 24 aprile, venne consegnata anche a due parlamentari di maggioranza e al viceministro Pierpaolo Sileri. Ma il Ministero non rispose mai all’appello”.
Oggi, come già ricordato, i medici londinesi stanno diventando famosi in tutto il mondo per aver utilizzato un farmaco – il desametasone – che i medici italiani indicavano al Ministro Speranza due mesi addietro!
Inutile citare l’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, che ha addirittura sconsigliato il cortisone per gli effetti immunodepressivi.
“Si tratta di un problema secondario, perché la terapia in questo caso va seguita solo per pochi giorni e non c’è quasi tempo per produrre una consistente immunosoppressione – dicono Sestili e Ricciardi -. Il beneficio nel bloccare la risposta infiammatoria anomala, invece, arriva praticamente subito. E il gioco vale la candela”.
E il Ministero retto da Speranza? Su Il Giornale leggiamo ancora una dichiarazione di Sestili:
“Per ora il cortisone non è vietato, ma nemmeno caldeggiato. Direi che è solo tollerato. Eppure molti medici lo stanno utilizzando con effetti positivi”.
“Un esempio su tutti – leggiamo sempre su Il Giornale -. Matteo Bassetti, direttore della Clinica Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova, oggi lo dice chiaramente: ‘Ci eravamo accorti dell’importanza del cortisone e del remdesevir nelle fasi precoci della malattia. Ci avevamo visto lungo'”.
Oggi i fatti danno ragione ai medici italiani. Ma il ‘merito’ di questa cura se la stanno prendendo i medici inglesi. Per gli scienziati del nostro Paese è una grande soddisfazione, certo. Per l’Italia c’è poco da festeggiare. Così come non ha motivo di festeggiare il Ministro Speranza.
La verità è che il Governo italiano, anche su questo fronte, ha ‘infilato’ un errore dietro l’altro.
Ci domandiamo cosa sarebbe successo se il Ministero della Salute-Sanità fosse stato gestito dalla Lega…
Foto tratta da Money.it