All’Italia serve un nuovo progetto politico nuovo. Del quale i cittadini dovranno essere i protagonisti. Una politica legata ai territori, che ascolti i territori. “L’importante – dice Sara Cunial, che lancia la proposta – è che non sia la vecchia politica padronale”. Niente più deleghe, ma ripartire dalla coscienza critica dei cittadini
La battagliera parlamentare nazionale Sara Cunial lancia un appello:
“Questa innanzitutto – dice in un video – è stata un’emergenza democratica, i nostri diritti fondamentali, prima ancora di quelli costituzionali quelli naturali e quindi i diritti umani, sono stati completamente negati se non addirittura vilipesi. Il 30 giugno vogliamo incontrarci tutti insieme per unire le forze in questo momento, vogliamo dare una risposta: noi ci siamo, i cittadini ci sono, ci sono tante associazioni e comitati che ci hanno dato la possibilità di battagliare sul territorio e difendere i nostri diritti e poi ci sono tante esperienze virtuose che vogliamo condividere con i cittadini”.
L’idea è quella che riunire tutte le voci critiche dell’Italia e non soltanto dell’Italia. Perché, oggi, dice la coraggiosa parlamentare nazionale, l’attacco è ai diritti fondamentali degli uomini.
Sta per nascere una nuova esperienza politica non soltanto italiana? Sono tanti i movimenti in Italia e in altri Paesi che mettono in discussione l’Unione europea dell’euro, la gestione dissennata della pandemia di Coronavirus, la speculazione sul cibo (si pensi al grano avvelenato con il glifosato), l’abbandono dell’agricoltura, i disastri provocati dalla globalizzazione dell’economia, la speculazione sui terreni agricoli, l’attacco allo Stato sociale e via continuando.
E’ arrivato il momento di riunificare tutti questi movimenti.
Appuntamento il 30 Giugno. Altre notizie nel video.
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