J'Accuse

Per il secondo anno consecutivo il Governo nazionale penalizza la Tonnara di Favignana

Condividi

Lo scorso anno ad affossare la Tonnara di Favignana ha pensato il Governo nazionale di grillini e leghisti. Quest’anno è stata affossata dal Governo di grillini, PD, Italia Viva di Renzi e Liberi e Uguali. E, in particolare, dalla Ministra Teresa Bellanova. Il nullismo del Governo regionale siciliano. La dichiarazione di Salvo Fleres (Unità siciliana-LeApi), che ricorda che la lavorazione del Tonno Rosso del Mediterraneo fa parte dell’Identità siciliana (tradita)  

Per il secondo anno consecutivo l’Italia affossa la Tonnara di Favignana. E’ successo lo scorso anno con il Governo nazionale di grillini e leghisti, si replica quest’anno con il Governo nazionale di PD, grillini, renziani e Libero e Uguali.

Cambiano i colori politici dei Governi romani, ma l’astio verso il Sud e la Sicilia rimangono immutati. A Roma, del Sue e della Sicilia, non gliene può fregare di meno!

Dice Salvo Fleres, portavoce di Unità siciliana-LeApi, partito sicilianista nato da qualche mese:

“L’imbarazzante silenzio del governo nazionale e del governo regionale rischia di travolgere una delle più fiorenti attività siciliane. Si tratta della tonnara di Favignana che quest’anno non aprirà i battenti a causa dell’insufficienza delle quote tonno stabilite dall’Unione Europea, sempre più preda delle multinazionali e poco attenta alle problematiche del Mediterraneo”.

“La mancata apertura della struttura di Favignana crea un danno al settore della pesca e del turismo oltre che all’occupazione – aggiunge Fleres – che si vede privare di un centinaio di posti di lavoro in una realtà territoriale già molto debole. Il settore della cattura e della lavorazione del tonno rappresenta inoltre anche uno degli aspetti più noti di quella identità siciliana oggi affidata alle attente mani della Lega. Forse avranno più fortuna i pescatori di trote dei fiumi dell’alta val Brembana”.

Nel giro di poche ore la provincia di Trapani – una delle più important della Sicilia, sotto il profilo economico – subisce due colpi: l’attacco di Alitalia, che ha abbandonato l’aeroporto trapanese (ne parliamo in questo articolo) e, per il secondo anno consecutivo, l’attacco alla Tonnara di Favignana.

Scrivevamo il 31 Maggio dello scorso anno:

“Assurdo. Quello che sta succedendo nella tonnara fissa di Favignana è assurdo. La Regione siciliana e l’azienda Castiglione hanno speso un sacco di soldi per rimettere in piedi una storica tonnara fissa e il Governo nazionale che fa? Dopo che la tonnara è stata piazzata in mare gli assegna una quota di pesca del tonno ridicola: 14 tonnellate! Non c’è bisogno di essere grandi esperti per capire che chi ha tirato fuori questo numero o non capisce nulla di questo settore o… l’ha fatto apposta! La tonnara messa in mare a Favignana – con costi non indifferenti: circa 800 mila euro – dovrebbe catturare ‘solo’ 14 tonnellate di Tonno Rosso del Mediterraneo. I ‘tonnarioti’ hanno forse la bacchetta magica? Diranno ai tonni: ‘Tu puoi entrare e tu no’”?

Un anno dopo la scena si sta ripetendo: di nuovo penalizzazioni per la Tonnara di Favignana. Di questi i pescatori siciliani debbono ringrazie il Governo nazionale Conte bis e, in particolare, la Ministra renziana Teresa Bellanova, che non sta facendo nulla per l’agriciltura del Sud Italia, non sta facendo nulla per l’agricoltura siciliana e non sta facendo nulla per i pescatori della Sicilia e per la Tonnara di Favignana.

Ma se non c’è da aspettarsi nulla di buono dalla Ministra Bellanova, è invece incomprensibile l’atteggiamento della deputazione nazionale siciliana. Dove sono i parlamentari nazionali eletti in Sicilia? Come mai non parlano? Lo scorso anno alla Tonnara fissa di Carloforte, in Sardegna, sono state assegnate – giustamente, diciamo noi – 188,24 tonnellate di tonni da pescare; alla Tonnara fissa di Portoscuso, sempre in Sardegna, sono state assegnate – giustamente diciamo sempre noi – 130,11 tonnellate di tonni da pescare.

Quanto avvenuto lo scorso anno avrebbe dovuto allertare i parlamentari nazionali eletti in Sicilia: a cominciare dai parlamentari nazionali di Governo: cioè i parlamentari nazionali siciliani di PD,  del Movimento 5 Stelle, di Italia Viva di Renzi e di Liberi e Uguali.

Che fine hanno fatto questi signori da 18 mila euro al mese? Lo sanno che esiste la Tonnara di Favignana?

Ma anche i parlamentari nazionali siciliani delle opposizioni dove sono? In vacanza?

E che dire del Governo regionale di Nello Musumeci? L’assessore all’Agricoltura, Edy Bandiera, lo scorso 2 maggio, ha posto – correttamente – il tema delle quote tonno. Ma si è dimenticato della Tonnara di Favignana. Idem per il suo collega di Giunta, Girolamo ‘Mimmo’ Turano, che è addirittura trapanese e assessore alle attività produttive. Ma anche lui sembra essersi dimenticato della Tonnara di Favignana. Parlano i fatti.

P.s.

Ci raccomandiamo a voi, cari siciliani: alle prossime elezioni votate PD, Movimento 5 Stelle, Italia Viva di Renzi, Liberi e Ugiali e, in generale, i partiti politici nazionali…

 

 

Pubblicato da