I conti del Comune di Catania e del Comune di Palermo non tornano. Si sapeva (soprattutto per la città Etnea, visto il ‘buco’ di 1,6 miliardi di euro). Ma non immaginavamo che la Corte dei Conti avrebbe colpito l’ex sindaco di Catania, Enzo Bianco, e l’attuale sindaco di Palermo, Leoluca Orlando… Due storie che sintetizzano il tramonto di una certa sinistra siciliana
Il primo è un ex democristiano. Il secondo è un ex repubblicano. Il primo è Leoluca Orlando, diventato sindaco di Palermo nella seconda metà degli anni ’80 del secolo passato. Il secondo è Enzo Bianco, anche lui diventato sindaco, ma di Catania, nella seconda metà degli anni ’80. Entrambi sindaci ‘eterni’ delle rispettive città: Orlando lo è ancora, Bianco è uscito di scena qualche anno fa. Ed entrambi, in queste ore, ‘strigliati’ dalla Corte dei Conti.
“La Procura regionale della Corte dei Conti – scrive il quotidiano La Sicilia – ha chiesto alla sezione giurisdizionale Siciliana la misura interdittiva legale per anni 10 e la sanzione di 1,2 milioni di euro per l’ex sindaco di Catania, Enzo Bianco, la sua giunta in carica tra il 2013 e il 2018 e l’allora collegio dei revisori di conti «per avere contribuito al verificarsi del dissesto finanziario» dell’Ente. L’udienza è stata fissata per il prossimo 23 luglio a Palermo.
QUI TROVATE L’ARTICOLO DEL LA SICILIA
E QUI TROVATE L’ARTICOLO DE LA REPUBBLICA, SEMPRE SU ENZO BIANCO
Su Leoluca orlando l’articolo da leggere è pubblicato su ilSicilia.it:
“La Procura Regionale presso la Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti per la Regione siciliana contesta al sindaco, Leoluca Orlando, un presunto danno erariale derivante da una serie di irregolarità connesse alla erogazione delle indennità di risultato in favore dell’ex segretario generale di Palermo, Salvatore Currao. Con lui anche all’ingegnere Munafò, ex Commissario Straordinario della Città Metropolitana di Palermo e allo stesso Currao”.
QUI L’ARTICOLO DE ILSICILIA.IT PER ESTESO
Che dire? Per il Comune di Catania non c’è molto da dire, se è vero che è già stato accertato un ‘buco’ di 1,6 miliardi di euro.
Diversa la storia di Orlando, circoscritta a un caso. Anche se, a dir la verità, la situazione finanziaria del Comune di Palermo non è proprio florida…
Questa doppia storia, che coinvolge due personaggi politici del centrosinistra siciliano, sa tanto di fine di un’epoca, durata quasi quarant’anni. Come già ricordato, Bianco e Orlando sono sulla breccia dalla seconda metà degli anni ’80.
Ma c’è anche un altro dato politico, che riguarda il centrosinistra siciliano e, perché no?, italiano. Bianco – più volte parlamentare, ex Ministro – e Orlando, anche lui ex parlamentare e ancora oggi sindaco rappresentano un centrosinistra vecchio, che non si è mai rinnovato. E che, ancora oggi – nel caso di Palermo – rappresenta la politica del passato dura a morire: le società comunali piene di debiti, la città sporca, i servizi al cittadino carenti, una pressione fiscale alle stelle e, in più, Tram & parcheggi con gli appalti connessi proprio mentre il mondo, causa pandemia, punta sul trasporto privato: non solo auto (possibilmente elettriche), ma anche biciclette (anche elettriche) e monopattini (elettrici).
Il tempo passa per tutti. C’è chi lo capisce in tempo e c’è chi ha bisogno di qualcuno che glielo ricordi…
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