Come scriviamo sin dal primo giorno, il Recovery fund è un imbroglio contabile. Non ci sono soldi a fondo perduto, ma solo soldi da restituire con nuove tasse europee, a carico soprattutto delle imprese. Così Conte, PD, Renzi e grillini governativi si sono messi d’accordo con imprese e banche per tornare a proporre il MES. Ma per fregare milioni di risparmiatori italiani ci vuole il consenso politico generale…
Dopo la propaganda – della serie: il Recovery fund è la soluzione di tutti i mali, 750 miliardi di euro, di cui 173 miliardi di euro all’Italia, quasi 80 miliardi di euro a fondo perduto e stupidaggini varie – imprese e banche italiane hanno capito che lo stesso Recovery fund non è solo un imbroglio contabile, ma lascia l’Italia senza soldi fino al Marzo del prossimo anno. Così, adesso, vogliono i soldi del MES, il Meccanismo Europeo di Stabilità. Il motivo è semplice: il Recovery fund, che non è affatto gratuito, lo pagherebbero sopratutto le imprese con nuove tasse, mentre il MES, se dovessero sorgere problemi, lo pagherebbero i cittadini con i soldi dei propri conti correnti e con i propri risparmi.
Morale: nella testa degli attuali governanti del nostro sempre più scalcagnato Paese, i cittadini italiani, con i propri risparmi, a proprio rischio e pericolo, dovrebbero finanziare imprese e banche.
Insomma, il MES partirebbe da 36-37 miliardi di euro. Ma una volta che ci sarebbe la garanzia dei risparmi degli ignari cittadini italiani (soldi dei conti correnti bancari, soldi dei conti correnti postali, depositi vari e fondi comuni d’investimento sottoscritti, in totale ben oltre 3 mila miliardi di euro), il Governo Conte avrebbe a disposizione una barca di soldi…
‘Alleggerire’ le tasche di decine di milioni di italiani – perché in caso di problemi la garanzia sarebbe rappresentata proprio dal risparmio degli italiani – non sarà un’operazione facile. Bisognerà farlo accettare a Lega, a Fratelli d’Italia e ai grillini riottosi: tre soggetti politici che, fino ad oggi, con la maggioranza in Parlamento, hanno impedito al PD, al capo del Governo Giuseppe Conte e al Ministro dell’economia, Roberto Gualtieri, di far passare il MES sulla pelle dei cittadini italiani, che si dovrebbero caricare questo rischio.
Come aggirare l’ostacolo? Provando a mettersi d’accordo con imprese e banche che, d’intesa con il Governo Conte bis, dovrebbero fare pressione sullo stesso Governo Conte bis. Detto e fatto: ecco che Confindustria, l’Associazione banche italiane (Abi), gli agricoltori (Confagricoltura, CIA, Coldiretti), le cooperative l’ANCE (Associazione nazionale Costruttori edili) e chi più ne ha più ne metta sono scesi in campo per fare pressioni sul Governo Conte bis:
“Vogliamo il MES”.
E hanno ragione: a pagare, se l’Italia utilizzerà il MES, come già ricordato, in caso di problemi, sarebbero gli ignari cittadini – i professori di Liceo, gli operai, anche i piccoli commercianti: insomma, le persone che hanno messo da parte i risparmi di una vita, 40-50 mila euro, la media è grosso modo questa – magari per il bisogno, o per pagare mezzo mutuo-casa ai figli che si sposano.
Ma quale matrimonio, ma quale famiglia: a fare i figli penseranno gli immigrati che, ormai ogni giorno, da Lampedusa vengono direttamente trasferiti in Sicilia, o che arrivano direttamente sulle coste siciliane (tra un po’ arriverà anche una legge per stabilizzarli).
Al diavolo i giovani italiani che vogliono perdere tempo a sposarsi e a mettere su famiglia e al diavolo pure le famiglie italiane: alle imprese e alle banche italiane servono, oggi, i soldi del MES garantiti dai risparmi degli italiani: sì, il MES è l’unico modo per ‘acchiappare’ questi soldi nel nome della ‘Grande Unione europea dell’euro’!
Serviranno a qualcosa questi soldi? No, perché tanto, nell’Eurozona, l’economia italiana è desinata comunque ad essere ‘incaprettata’. Però, con i soldi del MES garantiti dai risparmi degli italiani, le ormai quasi fallite imprese italiane a causa dell’emergenza Coronavirus guadagneranno quattro, cinque magari dieci anni di vita prima che arrivino i tedeschi in stile Grecia (la parola “fallite” non è un’offesa: causa emergenza economica Coronavirus c’è già un progetto per stravolgere il Diritto fallimentare italiano, con l’obiettivo per accelerare i fallimenti: ogni parola, nel gergo ‘europeista’, non è mai utilizzata a caso).
Bello il progetto dell’attuale Governo italiano ‘di sinistra’, no?
Ribadiamo: c’è solo da convincere la Lega di Salvini, Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni e i grillini riottosi di Vito Crimi e Alessandro Di Battista (gli altri grillini, quelli ‘governativi’, sono già convinti della ‘bontà’ dell’operazione: sanno che gli elettori non li rieleggeranno mai più, così, persi per persi, o proveranno a candidarsi nel PD, o cercheranno di sistemarsi da qualche parte).
Da questa storia politica gloriosa-vergognosa un dato emerge con chiarezza: all’Unione europea dell’euro dell’Italia alle prese con l’emergenza economica Coronavirus non gliene può fregare di meno (ci sarebbe anche l’emergenza sanitaria, ma già è stato stabilito che il virus non c’è più, come la pancia di una celebre pubblicità dell’olio d’oliva degli anni ’70 del secolo passato…).
L’unico ‘aiuto’ che la Ue è disposta a mettere a disposizione dell’Italia è il già citato MES (solo per l’Italia, perché Francia, Spagna, Portogallo e Grecia si rifiutano di accettare il MES, perché non hanno alcuna intenzione di consegnare agli strozzini dell’Unione europea i risparmi dei propri cittadini).
Come finirà questa storia? Nella testa di Conte, Zingaretti, Gualtieri, Renzi e dei grillini governativi, Matteo Salvini, Giorgia Meloni e i grillini riottosi dovrebbero sacrificare gli italiani e dire addio a milioni e milioni di voti per la bella faccia di imprese e banche. C’è da crederci?
A noi, in realtà, viene da ridere!
Ah, dimeticavamo: e se in Autunno dovesse arrivare la seconda ‘passata’ di Coronavirus? Mamma mia che casino sarebbe…
QUI IL “GRIDO DI DOLORE” DI IMPRESE E BANCHE CHE INVOCANO IL MES
Foto tratta da Trend Online
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