Investimento indispensabile per fronteggiare l’emergenza Coronavirus nelle scuole. Sarà interessante capire se il Governo Conte bis – e in particolare la Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina – passerà dalle parole ai fatti. O se, anche nella scuola, finirà come i 600 euro e come la Cassa integrazione… Intanto l’ANIEF ha proclamato lo stato di agitazione
A settembre tutti a scuola? Così dice il Governo nazionale. Cosi dice la Ministra dell’Istruzione, la siciliana Lucia Azzolina. Ma la realtà qual è?
la realtà la descrive, con i ‘numeri’, l’ANIEF, Associazione Nazionale Insegnanti e Formatori, organizzazione sindacale sempre in prima fila nelle battaglie per la scuola.
“A settembre 288 mila classi e 5,7 milioni di alunni da dividere per attuare il distanziamento – si legge in un comunicato dell’ANIEF -. Si tratta di 42.258 classi nell’infanzia statale, a cui vanno aggiunte circa 28 mila paritarie o comunali, altre 128.143 classi di primaria, più circa 9 mila non statali, 77.976 collocate nelle superiori, a cui aggiungere oltre 3 mila classi afferenti alle paritarie: i dati sono aggiornati all’anno scolastico in corso ed inclusi nel documento prodotto dal Comitato tecnico-scientifico consegnato in queste ore al Ministero dell’Istruzione in vista del rientro a scuola in presenza a Settembre”.
“Sulla base di questi numeri -ò prosegue la nota del sindacato – al Ministero dell’Istruzione spetta ora trovare il modo per dare anche seguito a quanto comunicato pochi giorni fa dalla task force, presieduta dal professore Patrizio Bianchi, che ha indicato l’esigenza di svolgere didattica in presenza fino alla secondaria di primo grado compresa, perché ‘i bambini della scuola dell’infanzia, elementare e media devono poter essere in un contesto di socialità’. Una priorità confermata pure dalla viceministra Anna Ascani, che ha parlato di suddivisione delle classi in piccoli gruppi, perché ‘l’anno deve partire in presenza, in modalità quasi esclusiva e si possono immaginare lezioni a distanza solo per gli studenti delle superiori’”.
Dice Marcello Pacifico, presidente dell’ANIEF:
“I numeri sugli alunni a cui assicurare scuola ‘vera’ parlano chiaro. Finiamola con gli annunci e i documenti tecnici da valutare. Il tempo stringe: occorre finanziare subito un organico maggiorato di almeno 160 mila docenti e 40 mila Ata, che corrispondono a 15 mila docenti aggiuntivi e 5 mila Ata, indispensabili per rafforzare pulizia, controlli e segreterie, da assegnare agli istituti per ogni anno scolastico partendo dal primo dell’infanzia al terzo delle medie. È il minimo sindacale, sotto il quale qualsiasi protocollo di prevenzione del contagio del Covid19 sarebbe impraticabile”.
“Vanno inoltre individuati da subito – aggiunge il numero uno di ANIEF – i locali aggiuntivi di accoglienza delle classi in eccesso che si andranno a formare, anche questi in condizioni di igiene e sicurezza. Per fare questo abbiamo calcolato un finanziamento che non può andare al di sotto di 7-8 miliardi, quindi ne mancano 6 rispetto a quanto stanziato finora. Se non arriva, assieme alle assunzioni direttamente da graduatoria d’istituto trasformate in provinciali, a settembre ci troveremo punto e daccapo. Ecco perché abbiamo proclamato lo stato di agitazione e non escludiamo di arrivare allo sciopero”.
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