Il parlamentare regionale del movimento Cambiamo la Sicilia torna a denunciare lo sfascio dei trasporti aerei da e per la Sicilia, organizzati per svuotare le tasche dei siciliani
I voli aerei continuano a ‘strozzare’ la Sicilia e i siciliani.
Ci occupiamo di questa vergognosa vicenda da un anno, registrando il nulla di fatto del Governo nazionale e del Governo della Sicilia.
Su questa storia torna il parlamentare regionale Vincenzo Figuccia, UDC, e leader del Movimento Cambiamo la Sicilia:
“Al netto delle sterili polemiche di chi mostra reticenza verso l’idea di una patente di immunità per far sbarcare i passeggeri da voli, navi e treni, sono tanti che, a partire dal 7 giugno, rientreranno dopo essere rimasti bloccati in varie parti d’Italia e d’Europa”.
“Il problema è che, ad oggi, un volo Palermo-Roma infrasettimanale con andata e ritorno in giornata, costa da un minimo di 375 a un massimo di 515 euro, in economy. Se il viaggio è nel fine settimana si spende anche il doppio”.
“Che fine hanno fatto – si chiede e chiede il parlamentare regionale – le tariffe sociali a favore di studenti, insegnanti, lavoratori che viaggiano per ragioni di salute? Per questi, la partenza o il rientro rischiano di essere una chimera. Fino a Luglio, infatti, le compagnie low cost non volano e i collegamenti sono garantiti solo da Alitalia. Pochi voli e un monopolio di fatto che denuncio da mesi. Ne conseguono prezzi da capogiro che arrivano fino a 500 euro a persona per un volo di sola andata”.
“Continuo a chiedere con forza un intervento serio del Ministero per i Trasporti – conclude Figuccia – che non può certo fare orecchie da mercante sulla problematica, auspicando che il viceministro possa mediare le istanze dei siciliani che per le ragioni più serie e disparate, hanno necessità di spostarsi”.
Il vice Ministro al quale fa riferimento Figuccia dovrebbe essere il siciliano Giancarlo Cancelleri, grillino, che fino ad oggi, a parte le chiacchiere, non ha fatto nulla.
Foto tratta da All Sicily