La nostra è una domanda legittima, alla luce del flop dell’attuale Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. L’attuale capo del Governo del nostro Paese non ha brillato nella gestione della pandemia in Italia e in Europa non c’è. Non è che lo vogliono sostituire con Mario Draghi?
Sul fatto che il Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, sia un grande pasticcione non ci sono dubbi. Sul fatto che abbia gestito malissimo i sui rapporti con il magistrato Nino Di Matteo non ci sono dubbi. Così come, però, non ci possono essere dubbi sul fatto che a decidere di non assegnare al magistrato Di Matteo la gestione del DAP non sia stato lui. Chi ha seguito il funzionamento del mondo grillino non può non aver capito che in questo Movimento i parlamentari e gli stessi Ministri contano fino a un certo punto: le decisioni vengono prese altrove.
Ne sanno qualcosa militanti e parlamentari del Movimento 5 Stelle, che quando non si sono adeguati ai dettami dei vertici del Movimento sono stati regolarmente espulsi. Appioppare all’attuale Ministro grillino Bonafede la responsabilità di una decisione importante – perché la nomina al vertice del DAP del magistrato Di Matteo sarebbe stata molto importante – ci sembra esagerato.
Ribadiamo: nel mondo grillino le decisioni sono sempre di vertice.
E allora bisogna chiedersi: perché tanto accanimento sul Ministro Bonafede? Intanto perché, da Ministro della Giustizia, ne ha combinate di tutti i colori. Se quasi tutti gli avvocati trovano da ridire su questo Guardasigilli, ebbene, qualcosa che non va, in questo personaggio, deve esserci.
Ma – politicamente parlando – il Ministro Bonafede, in questa fase, sembra più un alibi, il finto protagonista di questa tormentata fase politica. La nostra sensazione è che potrebbero essere in corso ‘giochi’ per far saltare l’attuale Governo e, in particolare, l’attuale Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte.
Potrebbe essere una manovra per portare a Palazzo Chigi Mario Draghi? Non siamo in grado di affermarlo con certezza. Anche se – visto l’attuale momento politico, con l’Unione europea ‘incartata’ sugli aiuti da erogare ai Paesi in difficoltà – Draghi, per la sua esperienza, sembra la persona giusta, in quanto ex presidente della Banca Centrale Europea (BCE), per andare a discutere con i ‘mastini’ della Ue.
A noi Draghi non piace affatto. Ma non possiamo negare che rispetto all’attuale Governo, un Governo Draghi, in Europa, avrebbe più margini di manovra.