Coronavirus/ In Molise tra caos e paura: dopo un funerale Rom 70 contagiati

12 maggio 2020

Incredibile. La Regione che fino a pochi giorni fa registrava meno contagi in Italia adesso è in allarme. E’ bastato un funerale Rom lo scorso 30 Aprile per scatenare 70 contagi in 48 ore. E adesso si teme un ulteriore aumento dei contagiati

L’emergenza Coronavirus è finita? Possiamo riaprire tutto? Possiamo riunirci, andare in spiaggia? Ormai abbiamo capito che, in Italia, per l’attuale pandemia, ogni area del Paese e ogni Regione fanno storia a sé. Quello che sta succedendo in Molise – fino a qualche giorno fa la Regione italiana con meno contagi – dovrebbe fare riflettere. Dove un funerale Rom ha invertito la tendenza dell’infezione, con 70 contagiato in 48 ore. da qui le polemiche. Andiamo ai fatti.

Già, i fatti. Che sono andati in scena e vanno in scena a Campobasso. Dove, da anni, vivono circa 300 Rom, peraltro perfettamente integrati nella cittadina molisana di poco meno di 50 mila abitanti.

Muore una donna molto conosciuta nella comunità Rom di Campobasso e presso altre comunità. La famiglia chiede di poter celebrare il funerale. Le autorità rispondono di no. Il parroco della chiesa di San Pietro viene diffidato: non deve assolutamente celebrare la Santa Messa.

Tutto finito, allora? Niente’affatto. Perché lo scorso 30 Aprile sotto la casa della morta si raduna una mezza processione: sono tutti amici che vogliono porgere l’ultimo saluto al deceduto e abbracciare i familiari: proprio quello che non si può fare da quando il virus ha deciso di sconvolgere le nostre vite.

Insomma, si forma un assembramento. Saluti, lacrime, ricordi, condoglianze, abbracci. Cose normali, umane, in un momento che, però, non consente queste manifestazioni.

Leggiamo su Open:

“Una donna, dal balcone, filma il corteo scandalizzata. Ma il video, che su whatsapp ha girato per giorni, finisce in mano alla polizia solo quando ormai la frittata è fatta. Il video ha permesso di ‘identificare i due terzi delle persone che erano presenti in via Liguria e che saranno sanzionate’, fanno sapere dal Comune di Campobasso. ‘Ai rom – riferiscono invece dalla Questura – saranno elevate sanzioni salate per non aver rispettato le leggi in vigore durante il lockdown che vietavano gli assembramenti’. Intanto in Molise il contagio esplode e si diffonde. Tanto più che al corteo sono arrivate famiglie Rom da altri centri, e perfino una famiglia dalla Regione confinante, l’Abruzzo. E oggi la mamma, una di quelle che ha stretto in un abbraccio la famiglia colpita dal lutto, si ritrova ricoverata nel reparto di malattie Infettive del San Pio di vasto con sindrome Covid”.

Scrive il Quotidiano del Molise:

“Un video che sta facendo il giro dei social e di Whatsapp da questa mattina. Un video che testimonia il grande assembramento che c’è stato a Campobasso il 30 aprile in occasione dei “funerali” di una signora appartenente alla comunità rom. Sotto casa della defunta, dietro al feretro, tante persone. E, essendo una data anteriore al 4 maggio, non potevano esserci nemmeno 15 persone. Non poteva esserci nessuno. I condomini hanno ripreso l’accaduto e sembrerebbe abbiano allertato anche chi di competenza. Ma nessun controllo c’è stato sotto all’abitazione. Vigili urbani erano presenti al cimitero, quando ormai, probabilmente, era troppo tardi. Dalla ricostruzione epidemiologica effettuata dall’Asrem, sembra che il focolaio che si è sviluppato tra la comunità rom di Campobasso, sia partito proprio nell’occasione di quell’evento luttuoso. E, le immagini, sono eloquenti. Ci chiediamo solo se maggiori controlli avrebbero potuto contribuire a limitare i danni”.

Insomma, un mezzo disastro. Ora la situazione è complicata. Anche perché i Rom, per tradizione, vivono tutti insieme nelle stesse abitazioni: anziani, adulti e bambini.

Così adesso il tranquillo Molise vive un incubo, perché il timore di un aumento dei contagi c’è, non solo a Campobasso. A Isernia, altra cittadina molisana, il sindaco Giacomo d’Apollonio, leggiamo su il Quotidiano del Molise, “poiché in Molise si è avuta una preoccupante recrudescenza dei casi di contagio del Coronavirus, dovuta, a quanto pare, ai numerosi contatti interpersonali lo scorso 30 aprile a Campobasso in occasione di una cerimonia funebre, ha disposto – con propria ordinanza n. 73/2020 – che tutti i soggetti che hanno partecipato alla predetta cerimonia funebre e che, quindi, potrebbero essere stati a stretto contatto con persone affette da Covid-19, di rimanere in casa e di segnalare la loro condizione ai numeri regionali”.

 

QUI L’ARTICOLO DI OPEN 

Foto tratta da QuotidianoMolise.com

 

 

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