J'Accuse

L’Ars approva una manovra 2020 al buio: non c’è certezza finanziaria e nulla per i siciliani ridotti alla fame!

Condividi

Dopo oltre due mesi di emergenza Coronavirus i 70 parlamentari siciliani sono riusciti a varare una legge Finanziaria 2020 che non prevede nulla, ma proprio nulla per i siciliani che, da oltre due mesi, sono chiusi in casa, costretti a non lavorare, ma a pagare le bollette e, in molti casi, con problemi enormi anche per mettere d’accordo il pranzo con la cena. Questo è il Parlamento siciliano: ognuno si è sistemato le proprie ‘cose’. E al diavolo chi soffre! 

Ci siamo rifiutati di seguire i lavori di un Parlamento siciliano che, per due mesi, ha discusso di tutto, promettendo e finanziando tutto e il contrario di tutto senza avere in cassa i soldi, se è vero che del miliardo e 200 milioni di euro della manovra 2020 approvata dall’Assemblea regionale siciliana in queste ore (alcuni scrivono un miliardo e mezzo: ma a noi questa cifra non risulta), in questo momento non c’è proprio nulla. In barba al principio che una legge, per essere approvata, deve avere la cosiddetta copertura finanziaria, Sala d’Ercole ha approvato una manovra senza la copertura finanziaria!

Se ci fosse stato ancora, nella pienezza del proprio ruolo, l’Ufficio del commissario dello Stato per la Regione siciliana, con molta probabilità sarebbero già state avviare le procedure per la fine anticipata dell’attuale legislatura per “persistente violazione dello Statuto”. Ma siccome, è noto, quando il gatto non c’è i topi ballano, assistiamo alla seguente operetta oscena: l’Ars che approva una manovra economica e finanziaria senza soldi in attesa che i governanti – supponiamo il presidente della Regione Nello Musumeci e il suo vice nonché assessore all’Economia, Gaetano Armao – la prossima settimana si rechino a Roma per farsi confermare le somme che hanno messo nel Bilancio e nella Finanziaria 2020, cioè il citato miliardo e 200 milioni di euro! (più altre trattative).

Ma la cosa veramente scandalosa di questa manovra economica e finanziaria approvata dal Parlamento siciliano è un’altra: e cioè che non c’è nulla, ma proprio nulla per i siciliani che da due mesi sono chiusi in casa senza poter lavorare. Parliamo dei titolari delle partite IVA, di chi svolge lavori in nero, insomma dei poveri ordinari e di chi si è ritrovato in grandissima difficoltà in questi due mesi e mezzo.

Noi abbiamo provato a quantificare il numero di queste persone in un approfondimento che abbiamo pubblicato ieri, 1 Maggio. La cifra si aggira intorno a 2 milioni di siciliani: con molta probabilità, quelli veramente in crisi sono un po’ meno: ma già la presenza di un milione di persone in queste condizioni è un fatto gravissimo!

Sono persone senza reddito che, in questi due mesi, grazie a un Governo nazionale fallimentare, sono state costrette a pagare le bollette di acqua, luce, gas e telefono. Con i Comuni siciliani che si sono limitati, in alcuni casi, a rinviare di qualche mese il pagamento di IMU e TARI!

Torneremo su questa manovra economica e finanziaria farlocca quando avremo le ‘carte’. Oggi denunciamo il fatto che per chi, in questo momento, in Sicilia ha veramente bisogno, la legge approvata dall’Ars non prevede nulla!

Se non ci credete andate a leggere su altri giornali on line. Troverete fondi (teorici fino ad ora) per tutti, tranne che per chi ha veramente bisogno!

Attenzione: ci sono stanziamenti (sempre teorici) anche per chi è in difficoltà: pensiamo ai cinema e ai teatri: anche se non abbiamo capito – con riferimento ai Teatri siciliani – se i soldi che la Regione sta stanziando serviranno a sostenere gli artisti o i presidenti, i direttori e i consiglieri di amministrazione degli stessi Teatri: sarebbe bene approfondire questo aspetto!

Così come non abbiamo capito se i 10 milioni di euro stanziati per l’editoria giornalistica andranno ai giornalisti o agli editori (compresi quelli che pagano i giornalisti 3-4-euro per ogni articolo?).

Non abbiamo capito a cosa servono i 50 milioni di euro per il rifacimento delle facciate in piena pandemia: misteri!

Incomprensibili, in piena pandemia (della quale è impossibile conoscere la durata), sono i prestiti di IRFIS, CRIAS e IRCAC: non ci stancheremo di ripetere che, durante le pandemie, si interviene con contributi a fondo perduto: in questo caso, invece, gli imprenditori si dovrebbero indebitare per un minimo di 25 mila euro per andare a pagare le tasse e le imposte ai Comuni e allo Stato!

In pratica, si dovrebbero indebitare per pagare altri debiti: cosa assurda, soprattutto se la pandemia di Coronavirus dovesse continuare bloccando ulteriormente l’economia.

Non commentiamo nemmeno i prestiti alle famiglie: prestiti per mangiare. Incredibile!

Temerario il fondo da 75 milioni di euro per regalare i pernottamenti ai turisti, se è vero che, in tempo di pandemia, due cose vanno assolutamente evitate: i viaggi e gli assembramenti! Quello che scriviamo sicuramente non piacerà ai titolati di hotel e ristoranti: e infatti noi sosteniamo che hotel e ristoranti, durante la pandemia, vanno sostenuti con contributi a fondo perduto che il Governo nazionale non può erogare visto che si ostina a tenere l’Italia ancora ‘impiccata’ all’Unione europea dell’euro!

Sbagliatissimo il contributo a fondo perduto di 7,5 milioni di euro al Comune di Palermo per la discarica di Bellolampo: agli artigiani e agli imprenditori i prestiti, alla discarica di Bellolampo il fondo perduto: presidente Musumeci e assessore Armao, ci spiegate il perché?

Ecco 5 milioni di euro per i siti Unesco: la gente muore di fame e voi sostenete l’Unesco: senza parole egregi parlamentati dell’Ars, senza parole!

Ecco 30 milioni di euro alle società regionali dove le assunzioni vengono effettuate da politici e sindacalisti: perfetto! Clientelismo rispettato!

Quello che Musumeci & compagni avrebbero dovuto fare almeno un mese fa – e cioè la sospensione delle tasse sulle concessioni governative, sulle autorizzazioni in materia di pesca, artigianato e attività produttive, sui canoni demaniali e i ruoli istituzionali ed irrigui dei consorzi di bonifica relativi al periodo 2012-2020 – lo hanno inserito in questa legge-burla: ennesima vergogna di una politica siciliana fallimentare e dannosa, rappresentata in larga parte da furbi e inadeguati.

Anche il bollo automobilistico: invece di sospenderlo per tutti lo hanno sospeso solo per alcune categorie: così se la pandemia continuerà, i cittadini siciliani, che non potranno prendere l’auto pena multe salate pagheranno bollo e assicurazione. Ma un po’ di vergogna no?

Incredibile gli interventi a ‘babbo morto’ per i trasporti marittimi. Ma chi è che, oggi, prende le navi? Quanti sono i passeggeri? Sono giustificati – e da che? – i 65 milioni di euro all’anno?

Anche i 165 milioni di euro all’anno per il trasporto su gomma urbano ed extra urbano è molto singolare. In molti Paesi del mondo ci si orienta sui trasporti privati, perché si dà per scontato che la pandemia durerà fino a quando non si scopriranno le cure.

Ma i signori dell’Ars pensano veramente che, soprattutto in  inverno, la gente – se ci saranno altre ondate di Coronavirus – prenderà bus e tram? Senza sapere come finirà ‘sta storia si stanziano 165 milioni di euro, con il rischio – tutt’altro che remoto – del vuoto per pieno? Ma che modo di legiferare è questo?

Ecco 40 milioni di euro per chi produrrà mascherine e disinfettanti: allora Musumeci e compagnia bella mettono nel conto che la pandemia durerà. Ma come funziona: a convenienza? Tutto questo è serio?

Fondi per le scuole paritarie: sono così sicuri che le scuole riapriranno?

Ecco 350 milioni di euro ai Comuni: sono gli stessi Comuni siciliani che pagano i debiti fuori Bilancio? A proposito: quando finirà lo scandalo dei debiti fuori Bilancio di Comuni e Regione?

Ah dimenticavamo: nessun taglio per i parlamentari regionali!

Noi che lo facciamo notare siamo ‘qualunquisti’, loro invece sono bravi…

Foto tratta da Filodiretto Monreale 

 

 

 

 

 

 

Visualizza commenti

Pubblicato da