Comincia la battaglia. A dare fuoco alle polveri è Agostino Cascio, che dopo il video di ieri torna con un altro video. Ma questa volta lancia una proposta operativa: gli agricoltori siciliani non vendano più prodotti agricoli in Sicilia fino a quando non finirà l’arrivo a pioggia, nella nostra Isola, di prodotti agricole esteri, spesso di pessima qualità, grano che arriva con le navi in testa. Si farà eccezione solo per i negozi artigianali
Stamattina abbiamo lanciato una proposta: contro l’arrivo di navi cariche di grano estero che anche in tempo di pandemia da Coronavirus invadono la Sicilia si potrebbe cambiare musica: gli agricoltori siciliani, per protesta, potrebbero non vendere più il grano duro siciliano ai grandi commercianti di cereali.
Obiettivo: far sapere a cinque milioni di siciliani che, a partire da Giugno – quando inizierà la raccolta del grano – sulle loro tavole non arriveranno più pasta, pane, pizze, dolci e via continuando preparati con grano siciliano.
Proposta raccolta al volo da Agostino Cascio, protagonista di Agricoltori riuniti di Sicilia, che in un video non solo si dice d’accordo a bloccare la vendita di grano siciliano in Sicilia, ma propone di estendere l’iniziativa a tutta l’ortofrutta, ai legumi e, in generale, per tutti i prodotti agricoli siciliani che subiscono la sleale concorrenza dei prodotti agricoli che arrivano dall’universo mondo.
Si faranno eccezioni solo per i mercati locali e per i negozi artigianali.
Sarà interessante capire, a questo punto, quanti agricoltori siciliani aderiranno tale iniziativa.
QUI IL NUOVO VIDEO DI AGOSTINO CASCIO SUL GRANO ESTERO
CHE ARRIVA IN SICILIA CON LE NAVI E SU ALTRI PRODOTTI AGRICOLI
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