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Tagli agli stipendi all’Azienda ospedaliera Villa Sofia-Cervello?

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L’allarme è stato lanciato dai sindacati Cimo, Aaroi Emac, Anaao, Fassid, Fials Medici, Gcil Medici, Cisl Medici, Uil Medici e ripreso dal giornale on line INsanitas. L’Azienda ha replicato che si è trattato ” errori nel calcolo degli stipendi di taluni dirigenti medici”. Però qualcosa di strano rimane a proposito del “fondo aziendale”

I medici “eroi”? Sì, ma non negli stipendi. Almeno preso l’Azienda ospedaliera Villa Sofia-Cervello di Palermo sembra proprio che le cose stiano così, nel senso che si approssima una riduzione degli stipendi. Possibile che ciò avvenga in piena emergenza Coronavirus? Intanto a scriverlo è INsanitas:

“Caos stipendi negli Ospedali Riuniti di Villa Sofia Cervello. Con una comunicazione inviata lo scorso 24 aprile dall’ufficio Risorse Umane, con la quale veniva annunciata la sospensione del pagamento delle indennità di guardia a seguito di ‘dubbi interpretativi’ del nuovo Contratto di Lavoro ha messo sul piede di guerra i sindacati”.

Prosegue l’articolo:

“Il riconoscimento per il lavoro svolto con abnegazione e il ‘premio’ per l’impegno profuso a tutti i livelli durante l’emergenza da Coronavirus per i dirigenti medici e sanitari degli Ospedali Riuniti Villa Sofia-Cervello arriva con la busta paga del mese di aprile ed è un’autentica doccia fredda”: a scriverlo in una nota congiunta sono le sigle sindacali Cimo, Aaroi Emac, Anaao, Fassid, Fials Medici, Gcil Medici, Cisl Medici, Uil Medici che lamentano “il mancato pagamento delle indennità di guardia notturna e festiva e la decurtazione arbitraria della retribuzione di posizione per incarichi dirigenziali Una perdita che, a seconda dei casi, oscilla tra i 500 e i 1000 euro lordi e che brucia soprattutto su quanti non hanno guardato orari e turni. Qualcuno ha fatto anche 8 o 10 notti in un mese e magari non ha nemmeno preso il recupero previsto. E il risultato di tutto questo qual è? Zero”.

In tanti si chiedono: se ci sono questi dubbi come mai vengono manifestati solo adesso, cioè al momento di pagare gli stipendi? Non andavano posti prima, magari in occasione della pre-intesa sul Contratto nazionale di lavoro, cioè nel Luglio dello scorso anno, o magari quando lo stesso contratto è stato definitivamente firmato, ovvero nel Luglio dello scorso anno?

I sindacati dei dirigenti medici sono in agitazione. Della questione è stato investito anche l’assessore regionale alla Salute-Sanità, Ruggero Razza.

INsanitas riporta anche la replica dei vertici dell’Azienda Villa Sofia-Cervello. Dove si getta acqua sul fuoco:

“La Direzione Generale degli Ospedali Riuniti Villa Sofia-Cervello, con una nota rassicura le organizzazioni sindacali mediche sulla corretta applicazione delle norme contrattuali vigenti: non sono mai state date indicazione all’Unità operativa complessa Risorse Umane finalizzate all’azzeramento di posizioni dirigenziali e soprattutto a decurtazioni degli stipendi”.

Nessuna decurtazione degli stipendi, ma solo “l’esistenza di errori nel calcolo degli stipendi di taluni dirigenti medici”.

Insomma: un mezzo falso allarme:

“Questa Direzione – leggiamo sempre su INsanitas – aveva già disposto il pagamento del gettone di guardia notturna, con eventuale conguaglio di quanto dovuto da gennaio 2020. Analogamente sarà pagato il gettone di guardia festiva di 100/120 Euro di cui all’art. 26 del CCNL del 2019″.

L’ultima parte dell’articolo, in verità, lascia aperto qualche dubbio:

“Sulla base di tali dati la Direzione Aziendale ha già proceduto a convocare i direttori di Dipartimento per il prossimo 29 aprile ai fini della predisposizione del ‘Piano delle Emergenze’, nel rispetto delle relazioni sindacali, da delinearsi in modo compatibile con l’ammontare del pertinente fondo aziendale, nonché con gli altri istituti contrattuali che sono riconducibili alla stesso fondo per la retribuzione condizioni di lavoro”.

Solo una domanda: il “fondo aziendale” è compatibile con il carico di lavoro che è stato appioppato ai medici in questo periodo di emergenza Coronavirus?

QUI L’ARTICOLO CON L’ALLARME LANCIATO DAI SINDACATI DEI MEDICI

QUI LA REPLICA DELL’AZIENDA VILLA SOFIA-CERVELLO

Foto tratta da Il Gazzettino di Sicilia

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